MARIA LUISA COPPACambio al vertice di Confcommercio Piemonte: venerdì scorso le Ascom e Unioni Commercianti piemontesi all’unanimità hanno infatti eletto alla guida della più importante organizzazione di categoria del settore terziario (commercio, turismo, servizi e trasporti) – con circa 45.000 imprese associate – Maria Luisa Coppa, presidente dell’Ascom Torino e vice presidente Nazionale di Confcommercio Imprese per l’Italia, la quale succede a Renato Viale. Vice presidenti sono stati eletti  Aldo Pia, presidente dell’Ascom di Asti , Antonio Bisceglia predidente dell’Ascom di Vercelli  e il cuneese Piero Sassone, quest’ultimo con delega al turismo. Nel suo intervento, la neo presidente regionale si è soffermata in particolare sulla necessità che il Piemonte sappia guardare con fiducia al futuro , chiamando a raccolta le energie – ancora importanti, nonostante la gravità della crisi in atto – di cui la nostra Regione dispone, per ritrovare la via di un solido e duraturo percorso di sviluppo economico, sociale e politico. “Confcommercio Piemonte e le sue Ascom ed Unioni Commercianti – ha dichiarato Maria Luisa Coppa – non faranno mancare il loro apporto in termini di riflessione ed incoraggiamento a considerare il terziario di mercato come risorsa sulla quale puntare per il rilancio della nostra regione”. “Sono convinta – ha proseguito la neo presidente – che le imprese del terziario, anche di piccole e medie dimensioni, sono chiamate a contribuire in modo decisivo ad un modello di sviluppo che affianchi alla dimensione di competizione internazionale un background territoriale solido e coeso, fatto da relazioni economiche, sociali ed istituzionali forti, nel quale il commercio ed il turismo, nelle loro diverse forme, possono giocare un ruolo di primo piano”. Numerose sono le questioni aperte di diretto interesse per le imprese rappresentate e sulle quali la presidenza Coppa sarà chiamata a cimentarsi fin da subito: dal recepimento a livello regionale delle liberalizzazioni promosse dal Governo Monti, alla necessità di diffondere tra le piccole e piccolissime imprese una maggiore cultura dell’innovazione, dall’accesso al credito ad una formazione professionale mirata sulle esigenze tipiche delle aziende del terziario, da una maggiore integrazione delle diverse componenti turistiche ad un rilancio delle politiche di qualificazione urbane e di area vasta.