CLAUDIA PORCHIETTOL’assessore regionale al Lavoro sostiene che nel finanziamento della cassa in deroga non si possono cambiare le regole del gioco in corsa senza validi appigli giuridici. Si era appena tirato un sospiro di sollievo per la firma del sospirato accordo che aveva attribuito al Piemonte ulteriori 50 milioni di euro a valere sul 2012, che si è presentata una nuova criticità: il blocco dei pagamenti relativi alle domande per il 2012 e autorizzate dal 2013. La Regione ha autorizzato in questi giorni circa 850 domande che il sistema informativo nazionale dell’Inps non permette di caricare. Ne rimangono in fase di istruttoria ancora 3.200 riferite all’ultimo trimestre, che coinvolgono 2.800 imprese e circa 15.000 lavoratori, che rischiano di rimanere privi del sostegno al reddito. “Occorre pertanto che, come sul tema degli sgravi contributivi per la mobilità giuridica, anche sulla questione dei pagamenti della cassa in deroga il tema trovi una soluzione immediata a livello governativo – rendono noto dalla Regione -. D’altra parte, come concordato con il coordinatore degli assessori al Lavoro delle Regioni, è già partita una lettera al ministro”.