Il presidente della Regione, Roberto Cota, ritiene che “la proposta fatta dalla Conferenza dei presidenti delle Regioni (riduzione da subito degli stipendi di consiglieri, assessori e presidenti, taglio del numero dei consiglieri, limitazione delle spese dei gruppi e delle commissioni, ndr) è molto positiva e va nella direzione di quello che abbiamo già fatto e stiamo facendo in Piemonte come Giunta e come Consiglio regionale”. Cota ricorda infatti che in Piemonte, già nel maggio 2010, il presidente e tutta la Giunta si sono autoridotti lo stipendio in attesa della normativa regionale che ha poi previsto questa riduzione per legge (il risparmio fu girato sul fondo a sostegno della cassa integrazione); nello stesso periodo sono stati ridotti gli stipendi delle posizioni apicali della società partecipate della Regione. La Presidenza ha inoltre imposto un taglio di due unità al numero degli assessori (da 14 a 12), che vige dall’inizio della legislatura. Il Consiglio regionale ha dal canto suo già proceduto al contenimento delle sue spese, al taglio dell’indennità di fine rapporto dei consiglieri e, nella giornata del 16 settembre, è stato concordato da tutte le forze politiche rappresentate un documento sulla riduzione dei costi dei gruppi che verrà approvato martedì 2 ottobre. Riferendosi alle acquisizioni di documenti sulle spese dei gruppi consiliari effettuate il 28 settembre dalla Guardia di Finanza, Cota ha commentato: “Ben vengano gli accertamenti della Guardia di Finanza, ben venga ogni tipo di operazione chiarezza e trasparenza, ma il Piemonte non è il Lazio. E fin dal primo giorno del mio insediamento ho messo in campo un’azione sistematica per la riduzione dei costi della politica”.