ROBERTO COTA GAZZETTA D'ASTICentinaia di imprese o chiudono o vanno via. E la stessa Fiat-Chrysler posizionerà i propri stabilimenti produttivi in base alla convenienza dei costi di produzione. Allora il Governo prenda a modello le politiche messe in campo dalla Regione Piemonte che è rimasta l’unico baluardo con i suoi piani per defiscalizzare le nuove assunzioni e per favorire nuovi insediamenti produttivi“.

Questa la proposta del presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota, all’indomani dell’accordo che ha portato Fiat al 100% di Chrysler “per avere ricadute positive anche sul nostro territorio e per aiutare la promozione di tutti i nostri prodotti“.

Vorrei che al di là del solito teatrino mediatico la questione Fiat-Chrysler venisse inquadrata correttamente – prosegue Cota – Marchionne sicuramente è stato molto abile in tutta la gestione dell’operazione ed il risultato finale è importantissimo per Fiat e per i suoi azionisti. Il tema, però, è che cosa può cambiare per il nostro territorio. Sicuramente da un punto di vista dell’immagine, essendo Fiat nata a Torino, siamo di fronte ad un fatto molto positivo, che potrebbe aiutare la promozione di tutti i nostri prodotti, non solo quelli legati ai marchi Fiat. C’è, però, un altro aspetto da valutare: il gruppo Fiat è diventato a tutti gli effetti un gruppo globale che posizionerà i propri stabilimenti produttivi in base alla convenienza dei costi di produzione ed alla capacità di assorbimento dei mercati. Dunque, se vogliamo parlare a ragion veduta di prospettive occupazionali,  dobbiamo affrontare questi due aspetti. Ma quale politica fiscale ed industriale ha messo finora il governo di Roma? Una politica fiscale omicida verso le imprese ed una politica industriale assolutamente inesistente. Queste considerazioni valgono a prescindere da Fiat, perché la preoccupazione vera sono le centinaia di imprese che o chiudono o vanno via, in posti dove chi intraprende viene lasciato in pace. Si parla sempre di Fiat, ma di queste altre aziende ci si occupa poco. Il Governo potrebbe prendere a modello le politiche messe in campo dalla Regione Piemonte che, nonostante le poche risorse, è rimasta l’unico baluardo con i suoi piani per defiscalizzare le nuove assunzioni, per favorire nuovi insediamenti produttivi e per portare all’estero le eccellenze. Vedremo se e cosa fara’ Roma. L’interesse, per ora, sembra soltanto finalizzato al commento del giorno dopo – conclude Cota in questo caso si cerca di salire sul carro del vincitore che però, giustamente, gioca una partita per molti aspetti diversa“.