COTA SI DIMETTA ELEZIONI SUBITOPresentata ieri nella sede del PD piemontese la campagna di comunicazione promossa dal partito e dal gruppo regionale PD per le dimissioni di Cota e il ritorno ad elezioni anche in Piemonte. “La Giunta Cota affossa il Piemonte”, si legge sul manifesto, “conti allo sbando, meno servizi, una Regione senza guida. Cota si dimetta, elezioni subito”. “Con questa iniziativa il PD ha voluto, ancora una volta, denunciare la profonda crisi politica della maggioranza di centrodestra, lo scontro tra Pdl e Lega, le divisioni profonde all’interno dello stesso Pdl, l’assoluta mancanza di relazioni tra il Presidente e la sua maggioranza e il Consiglio regionale, l’incapacità della Giunta di affrontare i problemi cruciali del Piemonte a partire dalla crisi economica”, ha spiegato il segretario regionale PD Gianfranco Morgando. “Di fronte a tutto ciò il PD pronuncia una parola netta, forte e precisa: il permanere di questa Giunta è un danno per il Piemonte, il cambiamento è nell’interesse di tutta la comunità piemontese. La richiesta di dimissioni di Cota non rappresenta una ritualità, ma un impegno politico”. “Se i sondaggi non attribuissero a Pdl e Lega nord risultati così bassi rispetto a un anno fa”, ha sostenuto il capogruppo regionale PD Aldo Reschigna, “Il Piemonte sarebbe già al voto. Non c’è collante sul piano del governo, al 14 dicembre l’assestamento non è stato ancora approvato, molte associazioni e  realtà economiche piemontesi non sanno su quali risorse contare sul 2012. Ieri sono stati erogati 20 milioni di euro ai Consorzi, rappresentano un terzo di quanto atteso nel 2011.  Sono questi alcuni dati di realtà che ci hanno portato a chiedere le dimissioni di Cota e di tornare subito al voto. E’ un’esigenza fortissima che il Piemonte abbia un nuovo governo di fronte all’immobilismo di questo in carica. In Sanità, ad esempio, la stragrande maggioranza delle federazioni sovrazonali non sta facendo alcunché, si è alimentata solo la competizione tra amministratori unici e direttori generali. C’è la netta sensazione che qualcuno stia pensando a un commissariamento della sanità con lui come protagonista. Anche per questo diciamo a Monferino che non si governa producendo slides. E’ ora che questa Giunta vada a casa”.