Le proiezioni dell’ultima indagine congiunturale di Confartigianato Imprese Piemonte confermano in gran parte le forti preoccupazioni degli artigiani.  In particolare si aggrava il saldo negativo riguardante la produzione totale che passa dal -21,61% al presente -32,08%.  Anche l’andamento occupazionale presenta un’accentuazione della negatività del saldo, che passa dal -0,93% all’attuale -7,97%.  Per quanto concerne le previsioni di nuovi ordini per esportazioni, si rafforza il pessimismo del saldo, che si attesta sul -6,71% a fronte del -3,18% del trimestre scorso.  Qualche segnale meno negativo si riscontra per i nuovi ordini in totale il cui saldo passa dal -62,43% all’attuale -39,87%.  Le stime di carnet ordini superiori ai tre mesi salgono dallo 0% all’attuale 6,48%.  Le previsioni di regolarità negli incassi salgono dal 28,79% all’attuale 43,08%; le stime di ritardi scendono dal 70,84% al presente 53,18%.  Coloro che prevedono investimenti per ampliamenti salgono dallo 0% al presente 0,65%.  Anche le previsioni di investimenti per sostituzioni sono in crescita, passando dallo 0% all’attuale 1,19%.  “Le nostre imprese – osserva Giorgio Felici, presidente di Confartigianato Imprese Piemonte – scontano, in termini di produzione ed occupazione, il perdurare della crisi.  La formazione del Governo ed il miglioramento della posizione dell’Italia nell’ambito dell’Unione Europea sono elementi che contribuiscono ad una parziale riduzione del pessimismo espresso dalle nostre imprese.  Ora più che mai sono però necessarie concrete misure strutturali volte al sostegno delle imprese. Mi riferisco in particolare al credito, all’alleggerimento della pressione fiscale e delle incombenze burocratiche, alla riduzione del costo del lavoro, alla riduzione dei tempi di pagamento dei debiti verso le imprese, da parte delle Pubbliche Amministrazioni. Su quest’ultimo punto valutiamo positivamente la recente l’intesa della Regione Piemonte con il Governo nazionale che consente lo sblocco dei pagamenti alle imprese con l’utilizzo di un’ anticipazione di fondi che ammontano in due anni ad un totale di 1 miliardo e 107 milioni”.  “Auspichiamo – prosegue Giorgio Felici – che gli ultimi due decreti legge emanati dal Governo ‘Interventi urgenti in materia di occupazione’ e ‘Misure per il rilancio dell’Economia’ possano concretamente aprire uno spiraglio al rilancio della nostra economia”.  La terza indagine trimestrale del 2013 è stata effettuata dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Piemonte utilizzando un campione di circa 2.500 imprese piemontesi selezionate nell’ambito dei settori di produzione e di servizi maggiormente significativi, a cui è stato rivolto un questionario telefonico mirato.