camera di commercioPubblico da grandi occasioni, domenica mattina al Teatro Alfieri, per la consegna dei premi messi in palio dalla Camera di Commercio di Asti per la Fedeltà al Lavoro, il Progresso Economico e le Imprese centenarie dell’Astigiano.  Il presidente Mario Sacco, affiancato dai membri di giunta Vittorio Vallarino Gancia, Anna Carrer, Giuseppe Bracciale, Michelino Rovero, Andrea Amalberto, Fabio Bosticco, ha dato il benvenuto ai premiati, ai rappresentanti delle associazioni di categoria e alle autorità che si sono unite alla giornata di festa: il prefetto di Asti Pierluigi Faloni, il sindaco Fabrizio Brignolo, l’assessore regionale all’Istruzione al Lavoro e alla Formazione professionale Gianna Pentenero, la consigliera regionale Angela Motta, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti Michele Maggiora. In platea erano inoltre presenti numerosi sindaci dell’Astigiano che hanno accompagnato sul palco i premiati. “I Premi che consegniamo oggi – ha esordito Sacco – sono un segno di gratitudine a 76 lavoratori e lavoratrici e a 83 imprese che da decenni contribuiscono allo sviluppo economico dell’Astigiano con professionalità, impegno, capacità di innovazione e determinazione. Il declassamento delle province, l’attacco sferrato dal Governo alle Camere di Commercio che, è bene ricordarlo, non prendono un centesimo dallo Stato per il loro funzionamento, il vertiginoso aumento della tassazione imposto alle Fondazioni bancarie, tutto questo rischia di depauperare ulteriormente un territorio già messo sotto scacco dalla crisi economica. Bisogna invertire la rotta e ritrovare lo slancio del Dopoguerra: ciò che serve alle imprese non è un taglio dei servizi ma semmai un taglio della pressione fiscale, un sistema formativo funzionale alle loro esigenze, una reale semplificazione della burocrazia”.  Il Sindaco di Asti e neo presidente della Provincia, Fabrizio Brignolo, ha parlato di responsabilità e di coesione territoriale: “Lo Stato è percepito dalle imprese come un nemico, come una minaccia al loro sviluppo. Il Comune di Asti cerca di combattere questa visione: per esempio con la recente variante al Piano regolatore abbiamo offerto nuove opportunità di sviluppo a 15 imprese. Poi però accade che qualche altro ente blocchi tutto. Chi lo fa deve assumersene la responsabilità davanti ai cittadini: deve spiegare perché una cosa non si può fare. La coesione territoriale e sociale è l’altro faro della nostra azione: dobbiamo mettere da parte le divergenze politiche e lavorare per il bene comune su obiettivi condivisi, come stiamo iniziando a fare in Provincia”.  A nome della Regione Piemonte, l’assessore Pentenero ha definito l’Astigiano “esempio di saggezza e di laboriosità economica” e ha evidenziato l’impegno della Regione per l’utilizzo sempre più efficace e diffuso dei Fondi Europei a sostegno della Formazione dei giovani e delle imprese.