Si è insediata ieri, lunedì a Palazzo Borello, la Consulta dei Giovani Imprenditori. Ne fanno parte gli “under 40” designati dalle associazioni di categoria dell’industria, del commercio, dell’artigianato, della coooperazione,dell’agricoltura, dei servizi e dai tre sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil. “La Consulta è innanzitutto un luogo di incontro e di confronto per i giovani che rappresentano pezzi significativi del nostro tessuto economico – spiega il presidente della Camera di Commercio Mario Sacco, che insieme alla Giunta ha promosso l’iniziativa – l’auspicio è che dall’analisi del contesto in cui operano e dallo scambio di esperienze possano scaturire idee e proposte concrete per orientare il futuro di questo territorio. Ricordo che in questa provincia un giovane su tre non studia e non lavora: la disoccupazione giovanile è drammatica”. Colmare il gap tra domanda e offerta di lavoro, formando competenze spendibili sul mercato del lavoro nell’immediato ma anche nel medio-lungo periodo è una delle necessità che i giovani imprenditori si sono impegnati ad analizzare. Il prossimo tavolo di lavoro, che si riunirà a dicembre, analizzerà inoltre i punti di forza e di debolezza di ogni settore cominciando a stilare una graduatoria degli interventi considerati necessari per ridare fiato allo sviluppo delle imprese e del territorio. I componenti effettivi della Consulta: Andrea Amalberto e Fabio Bosticco (Camera di Commercio di Asti), Armando Dagna (Uil), Francesca De Laude (Cgil), Radmilla Evtimova (Cisl), Bruno Grasso (CNA), Clara Iviglia (Associazione Italiana Donne Dirigenti d’Azienda – Aidda), Valentina Mazzola (Confcooperative), Marco Melica (Coldiretti), Matteo Olivero (Ascom Confcommercio),Luciano Picasso (Associazione Bancaria Italiana), Samuel Picazzi (Confederazione Italiana Agricoltori), Massimiliano Porello (Confederazione Italiana Dirigenti d’Azienda), Andrea Povero (Confartigianato), Raffaele Teti (Api), Giulia Valente (Unione Industriale Asti), Andrea Visconti (Confesercenti).