MASSIMO FIORIO - gazzetta d'asti“C’è anche il consumo di suolo tra le cause che hanno determinato le sessanta frane in atto sul territorio astigiano, conseguenza delle ultime piogge”: è quanto sottolinea il deputato Massimo Fiorio, vicepresidente della Commissione Agricoltura alla Camera.

Il parlamentare astigiano, insieme alla collega Chiara Braga, è relatore del disegno di legge sul contenimento del consumo di suolo e la valorizzazione delle aree agricole. “Il provvedimento,  attualmente in discussione nelle commissioni Ambiente ed Agricoltura di Montecitorio – annuncia Fiorio – sarà approvato da un ramo del Parlamento entro la fine dell’anno. Sicuramente sono importantissimi gli interventi di messa in sicurezza del territorio, ma il vero problema è evitare che si possa costruire nelle zone a rischio, continuando a sottrarre all’agricoltura e all’ambiente terreni, aree verdi e colture. Solo con la prevenzione – continua – si può infatti assicurare ai nostri territori una difesa costante ed efficace contro il dissesto idrogeologico, preservando aree e zone vocate all’agricoltura di grande pregio ambientale e paesaggistico”.

Già nei mesi scorsi il deputato Pd aveva commentato con preoccupazione i dati astigiani sulla continua riduzione delle superfici coltivate, potenzialmente soggette a speculazioni e al dissesto idrogeologico, segnalando la necessità di giungere a una legge equilibrata, capace di limitare gradualmente il consumo del suolo anche attraverso l’attuazione di piani regolatori sintonizzati con questo obiettivo.

Nelle scorse settimane Fiorio e Braga avevano sollecitato i ministri Galletti (Ambiente) e Martina (Agricoltura) a “superare il pericoloso e controproducente periodo di stallo in cui versa da mesi la legge quadro alla Camera”, anche alla luce dei disastri ambientali che, in Piemonte come in altre regioni, si ripetono con sempre maggiore frequenza. “Siamo consapevoli – sottolinea Fiorio – che l’approvazione del provvedimento sarà difficile soprattutto a causa delle lobby del cemento, ma altrettanto convinti che si tratta di una legge indispensabile per tutelare i cittadini e salvaguardare le vocazioni e le peculiarità del nostro Paese”.