Lunedì 26 settembre, alle ore 21, nella sala Platone (ex Sala Municipale) del Comune di Asti, il PD astigiano organizza una serata per discutere ed approfondire la Riforma Costituzionale che sarà oggetto di Referendum nel prossimo autunno con la partecipazione dell’onorevole Lorenzo Guerini vice segretario nazionale PD. Introdurrà i lavori il Sindaco di Asti, Fabrizio Brignolo, modererà l’incontro la Segretaria Provinciale del PD, Giovanna Beccuti. Il Segretario Cittadino del PD, Carlo Gentile, illustrerà i punti fondamentali della Riforma Costituzionale. “Riteniamo – dichiara il Segretario Provinciale del PD Giovanna Beccuti – che questa riforma sia fondamentale per il Paese. Da più di vent’anni tutte le forze politiche concordano sull’esigenza di dare miglior funzionalità Parlamento, evitando quel bicameralismo che nel tempo si è dimostrato “imperfetto”.  Mai come oggi è necessario avere strumenti legislativi che garantisticano l’efficacia degli interventi di Governo, sovente legati alla rapidità dell’intervento Ora l’Italia ha bisogno di istituzioni più efficienti e all’altezza delle sfide che ci pone l’economia globalizzata e l’Unione Europea medesima, con tutte le difficoltà e contraddizioni di cui è portatrice”. Il consigliere regionale Angela Motta, alla guida del Comitato del SI astigiano a favore della Riforma Costituzionale ribadisce: “Il nostro Paese sta tentando di uscire da una crisi profonda della politica e dei meccanismi di rappresentanza. La riforma del Parlamento è un passaggio fondamentale in cui rappresentanza e processi decisionali troveranno una nuova ragione di essere. La riforma rinforzare e semplificare la forma di governo del Paese, intervenendo solo sulla Parte Seconda della Costituzione, quella che si occupa dell’ordinamento della Repubblica ossia dell’organizzazione dei poteri pubblici. La conseguente riorganizzazione degli enti pubblici territoriali farà sì che vengano riportate in capo allo Stato le questioni strategiche, rendendo più chiare le competenze regionali, rafforzando il ruolo delle Regioni con il bilancio in pareggio, superando le Province e concentrando l’azione amministrativa nei Comuni”