Lunedì 10 settembre a Palazzo Lascaris riunione congiunta del Consiglio regionale e del Comitato per le Autonomie Locali. L’on. Armosino (PDL) denuncia le mistificazioni che si stanno consumando sulla questione del riordino delle Province, enti che dovranno affrontare problemi gestionali potenzialmente insormontabili, essendo chiamati a far fronte a riduzioni significative di spesa rispetto a bilanci di dimensione relativamente modesta.  Angelo Burzi – Progett’Azione: la Regione, responsabilmente, eviti di assumere decisioni sulle ipotesi di riordino delle Province e sollevi innanzi la Suprema Corte la questione di legittimità costituzionale sulla legge 135. Sul riordino delle Province Progett’Azione dice “No a soluzioni affrettate, rabberciate e confuse. La Regione Piemonte deve, responsabilmente,  evitare di assumere decisioni sulle ipotesi di riordino delle Province: allo stato attuale – dichiara il capogruppo di Progett’Azione in Consiglio regionale Angelo Burzi – non ci sono né le condizioni, né i tempi, per elaborare una proposta matura, consapevole e ampiamente condivisa, rispettosa della volontà popolare e in grado di salvaguardare i principi di democrazia e di sussidiarietà che sono alla base del nostro ordinamento civile”. Il gruppo consiliare Progett’Azione, in vista della riunione congiunta del Consiglio regionale e del CAL (Consiglio delle Autonomie Locali) che si terrà lunedì 10 settembre a Palazzo Lascaris, ricorda inoltre che il decreto Salva-Italia e  la legge sulla Spending Review (la n. 135 del 7 agosto 2012) non hanno eliminato le Province, ma le hanno trasformate in enti di secondo livello. Secondo Gian Luca Vignale, relatore di maggioranza del DDL 192 sul riordino degli enti locali, la cui discussione approderà nell’aula di Palazzo Lascaris martedì 11 settembre “le Province rimarranno quindi un costo senza alcun risparmio, ma i futuri presidenti non verranno più scelti dai cittadini, ma solo dagli eletti. Decisioni “di palazzo e di partito” si sostituiranno al libero consenso popolare”. La parlamentare del PDL Maria Teresa Armosino, presidente dell’Associazione Progett’Azione denuncia le mistificazioni che si stanno consumando sulla questione del riordino delle Province. “E’ paradossale l’accanimento sulle Province – dichiara Maria Teresa Armosino –  mentre il provvedimento sulla Spending Review ha svuotato di contenuto le disposizioni in materia di imprese partecipate dagli enti locali, mantenendo di fatto in vita un sistema contrario alla trasparenza della spesa pubblica e alla concorrenza.  A fronte di questa scelta, evidentemente non virtuosa, si è invece deciso di colpire le Province, che dovranno affrontare problemi gestionali potenzialmente insormontabili, essendo chiamate a far fronte a riduzioni significative di spesa rispetto a bilanci di dimensione relativamente modesta, nei quali una quota consistente di risorse è destinata a spese in conto capitale. Sarebbe più serio – aggiunge Armosino che il 7 agosto ha non ha votato la fiducia sulla Spending Review – che il Governo, a fronte della riduzione delle risorse a disposizione delle Province, avesse il coraggio di dire a quali interventi si intende rinunciare. La Regione a mio avviso –  conclude Armosino – non deve dare acquiescenza alla richiesta del Governo: solo quando le scelte verranno legittimamente attribuite all’amministrazione regionale si potranno valutare i migliori assetti da adottare”. Per tutti questi motivi secondo Progett’Azione la Regione “non deve assumere alcuna determinazione relativamente al riordino delle Province piemontesi e sollevare, innanzi la Corte Costituzionale, la questione di legittimità costituzionale sulla legge 135”.