Ieri, martedì 9 luglio, il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato, con 46 voti favorevoli su 47 (hanno votato a favore tutti i gruppi di maggioranza, il Pd, l’Udc e il Gruppo Misto Cursio), un ordine del giorno a favore dei servizi sociosanitari ed educativi resi dalle cooperative sociali. L’ordine del giorno, primo firmatario il consigliere regionale di Progett’Azione Rosanna Valle, è stato presentato su sollecitazione del vicepresidente regionale di Confcooperative Mario Sacco per chiedere di mantenere l’aliquota Iva relativa alle prestazioni di servizi sociosanitari ed educativi resi dalle cooperative sociali nella misura del 4% anche per l’anno prossimo, anziché del 10% come prevede la legge di stabilità 2013. L’ordine del giorno presentato da Rosanna Valle e subito sottoscritto anche dalla consigliere astigiana del Pd Angela Motta, evidenzia come in Italia operino circa 12.000 cooperative sociali e loro consorzi che occupano 380.000 persone e raggiungono con i loro servizi 6 milioni di cittadini. Il 66% del fatturato della cooperazione sociale arriva dagli enti pubblici, il 34% direttamente dagli utenti e dalle loro famiglie. Se l’aumento dell’Iva, pari al 150%, dovesse verificarsi, si metterebbero in ginocchio centinaia di cooperative del settore socio sanitario ed educativo con l’effetto di una considerevole perdita di posti di lavoro. Inoltre gli enti locali per far fronte all’aumento dell’Iva di 6 punti percentuali, con le medesime risorse del 2013, nel 2014 fornirebbero meno prestazioni, tagliando i servizi di inclusione sociale proprio alle fasce più deboli della popolazione. L’ordine del giorno impegna la Giunta regionale a intervenire in sede di Conferenza Stato Regioni e l’Anci per chiedere al Governo di mantenere l’Iva per le prestazioni di servizi socio sanitari ed educativi resi dalle cooperative sociali al 4%.