euroIl decreto legge 35 garantisce in queste ore alle casse del Piemonte risorse complessive per 1 miliardo e duecentocinquanta milioni di euro, 447 milioni grazie all’articolo 2 (pagamenti dei debiti delle regioni) e 803 milioni in base all’articolo 3 (pagamento dei debiti degli enti del servizio sanitario nazionale).
Sono stati infatti ufficialmente avviati in mattinata i primi trasferimenti delle risorse dalla Regione agli enti locali per il pagamento delle fatture alle imprese relativamente ai crediti scaduti, così come previsto dal primo dei due articoli. L’elenco di tali crediti è pubblicato da quasi un mese sul sito web istituzionale e da oggi si provvederà materialmente a mettere a disposizione le risorse, il che consentirà di rendere il Piemonte la prima tra le regioni italiane a completare l’iter previsto dal decreto legge sblocca pagamenti.
«Nel giro di qualche giorno completiamo lo stanziamento dei fondi a Comuni, Province, consorzi e Comunità Montane – assicura il Vice Presidente e Assessore al Bilancio, Gilberto Pichetto Fratin e allo stesso tempo provvediamo a estinguere i debiti con i fornitori diretti della Regione. I due terzi dei 447 milioni complessivi che il Piemonte ottiene dallo Stato spettano infatti proprio agli enti locali. Essere in regola con le spettanze è il primo segnale di fiducia per l’intero sistema. La Regione è la più grande azienda del Piemonte, con un bilancio che rappresenta il 10% del Pil regionale. Rimane fermo l’obiettivo di riuscire a pagare sempre e comunque entro 60 giorni»
Completato l’iter sull’articolo 2 del decreto legge 35, oggi è stato firmato al Ministero dell’Economia e delle Finanze l’accordo sull’anticipazione di liquidità prevista dall’articolo 3 per coprire il buco della Sanità del precedente quinquennio. In questo caso la cifra in questione è di 803 milioni di euro. Quella odierna è la formalizzazione ufficiale dell’intesa raggiunta. In questo caso, per la messa a disposizione effettiva dei fondi, saranno necessarie ancora un paio di settimane.
Il pagamento dei debiti delle Aziende Sanitarie è stato il nostro primo obiettivo – osserva l’Assessore alla Sanità Ugo Cavallerainsieme all’impegno di evitare il Commissariamento della Sanità piemontese da parte del Governo mediante la presentazione di ‘Programmi Operativi’ di rientro e riqualificazione 2013-2015 che saranno esaminati il prossimo 23 luglio dal tavolo interministeriale. La tabella indica la ripartizione provinciale dei primi pagamenti per circa 803 milioni di euro, mentre stiamo lavorando per la seconda tranche che, all’inizio del 2014, dovrebbe chiudere questa difficile vicenda”.
Per quanto riguarda la suddivisione provinciale, non considerando i fondi assegnati a Finpiemonte e le somme relative ai fornitori diretti della Regione, le risorse stanziate per il 2013 grazie agli articoli 2 e 3 del decreto legge 35/2013 vedono l’assegnazione di 621 milioni per Torino (134.9 dall’articolo 2 e 486.1 dall’articolo 3), 100,9 per Alessandria (34.6 più 66.3), 35.9 per Asti (16.6 più 19.3), 29.2 per Biella (12.4 più 16.8), 183.9 per Cuneo (54.1 più 129), 71.6 per Novara (20 più 51.6), 43.6 per il Vco (13.6 più 30) e 15.4 per Vercelli  (12.4 più 3.3).