La Consigliera di Parità della Provincia di Asti Chiara Cerrato ha sostenuto il progetto “Perfect, Personalizzare e flessibilizzare per estendere le possibilità di conciliazione attraverso il telelavoro”, le cui conclusioni sono state presentate l’8 luglio scorso in un seminario svoltosi contemporaneamente in tre sedi: Asti, Ovada e Torino. L’iniziativa è stata finanziata dalla Regione Piemonte, attraverso il Bando Regionale approvato con determina dirigenziale n. 667 del 18 novembre 2011 (legato alla domanda di contributi per il sostegno a modalità flessibili di organizzazione del lavoro) ed è stata realizzata dalla Fondazione Casa di Carità Arti e Mestieri. Il progetto prevedeva la sperimentazione del telelavoro (anche attraverso videoconferenza), con modalità che potessero migliorare la conciliazione fra tempi di lavoro e tempi per la famiglia. Alla sperimentazione hanno partecipato venti collaboratrici della Fondazione, tutte con la necessità di conciliare lavoro e cura dei bambini e/o dei famigliari anziani. Al termine della sperimentazione non solo sono state realizzate complessivamente 605 ore di attività a distanza anziché in presenza nel centro, ma l’ente ora dispone anche di procedure, strumenti e documenti per ampliare il ricorso a questa modalità di lavoro anche ad altre donne e ad altri dipendenti. Nel corso del seminario, alcune testimonianze delle beneficiarie hanno sottolineato come un’attività lavorativa che preveda anche il telelavoro permette non solo di conciliare esigenze diverse, ma anche di incrementare notevolmente la qualità del lavoro svolto, l’efficienza, la soddisfazione e la responsabilità rispetto ai risultati di chi è messo in condizione di lavorare con maggiore flessibilità di tempi e di luoghi. Il Presidente della Fondazione Attilio Bondone, ha espresso, oltre alla soddisfazione per i risultati raggiunti attraverso questa sperimentazione, il chiaro interesse a continuare nell’esplorazione delle opportunità offerte dal telelavoro e la volontà di ampliare quanto più possibile il ricorso a forme di collaborazione che possano armonizzare maggiore flessibilità, maggiore responsabilità del lavoratore e maggiori possibilità di rispettare le esigenze delle persone dentro e fuori il luogo di lavoro.