Un bando regionale rivolto agli operatori turistici del Piemonte per sostenere, attraverso risorse del Fondo Sociale Europeo, la cultura dell’accoglienza per le persone con esigenze speciali, afferibili alle sei aree di discriminazione definite dall’Unione Europea. E’  interamente dedicata all’accessibilità e alla fruibilità dei servizi turistici la nuova misura proposta dall’Assessorato alle Pari opportunità, per la diffusione della cultura di parità per tutti, anche attraverso il coinvolgimento di giovani disoccupati. I progetti devono essere presentati entro il 13 maggio 2013, come da Bando pubblicato sul Bollettino Ufficiale di oggi (sezione Pari opportunità) “Il turismo per tutti – spiega l’assessore alle Pari Opportunità Giovanna Quaglia – rappresenta una sfida che il Piemonte ha già raccolto e intende rilanciare. Un tema più che mai attuale, testimoniato dal forte impegno delle associazioni dei disabili per essere protagonisti di una nuova concezione di turismo, in grado di soddisfare le esigenze di tutti. Credo che si tratti innanzitutto di una questione di cultura, di conoscenza e di sensibilizzazione. Per questo motivo in collaborazione con l’assessorato al  Turismo, abbiamo predisposto un bando innovativo, per sensibilizzare gli operatori turistici, creare nuove opportunità lavorative e migliorare concretamente il sistema di accoglienza turistica piemontese. La trasversalità delle politiche di pari opportunità finora messe in atto consente anche un’attenzione specifica all’occupazione dei giovani”. “Il Piemonte – sottolinea l’assessore regionale al Turismo, Alberto Cirio – è al terzo posto della classifica nazionale delle regioni più accessibili. Un dato importante che premia il lavoro che, da anni, portiamo avanti, in collaborazione con la Consulta per le Persone in Difficoltà, attraverso il progetto Turismabile, che si rivolge non solo ai viaggiatori con disabilità, ma anche alle famiglie con bambini e agli anziani.  Il bando che lanciamo in questi giorni si inserisce in questo contesto, fermo restando che il turismo accessibile non è solo una questione di diritti, ma soprattutto di marketing: ogni ostacolo, ogni barriera, sia essa architettonica, logistica o culturale, non invoglia né ad andare…né a tornare”. Sono destinatari dei contributi soggetti pubblici e privati del settore turistico, ad esempio imprese, associazioni di categoria, Atl, Enti e associazioni senza scopo di lucro, enti di formazione e Università/Dipartimenti nel settore turistico, oltre ad Associazioni temporanee di Scopo (ATS) e Associazioni temporanee di Impresa (ATI). I progetti devono riguardare un’area territoriale di intervento, tra le cinque individuate sul territorio regionale e corrispondenti alle aree di competenza delle singole Atl, con il coinvolgimento di lavoratori del settore turistico e di persone disoccupate/inoccupate residenti o domiciliate sul territorio regionale. Sono ammesse a finanziamento azioni volte a favorire un cambiamento nell’organizzazione e nella progettazione dell’accoglienza, definire un modello di intervento concreto con strumenti specifici nelle singole area di intervento, rafforzamento delle competenze in materia di pari opportunità di persone disoccupate e o inoccupate, in particolare di età inferiore ai 35 anni, accompagnamento per gli operatori turistici interessati miglioramento dei servizi nei confronti delle persone con esigenze speciali. Info: www.regione.piemonte.it/pariopportunita