ROB_3224“So che la fatica è tanta, ma è il momento di non cedere: in ballo c’è il futuro delle imprese di autotrasporto,   di migliaia di famiglie e forse, quello del nostro Paese”. Così Maurizio Longo, segretario generale di   Trasportounito lancia un appello agli uomini dell’autotrasporto che dalla scorsa notte presidiano oltre cento   punti strategici del traffico merci e che oggi sono riusciti a bloccare più dell’80% delle attività di trasporto su   strade e autostrade.  “La nostra protesta continua – precisa Longo – e i segnali di disagio sociale che per la prima volta   accompagnano le rivendicazioni dell’autotrasporto forniscono la testimonianza tangibile della validità delle   nostre scelte: rifiuto di finanziamenti a carico dei contribuenti in cambio di norme precise che consentano alle   imprese di autotrasporto di sopravvivere in un mercato che è oggi drammaticamente e con enormi rischi per   la collettività, caratterizzato da una illegalità diffusa e da uno sfruttamento ad alto rischio di chi lavora sulle   strade e sulle autostrade del paese”.  Nel ricordare come gli uomini di Trasportounito abbiano rispedito al mittente i tentativi di delegittimazione,   incassando un invito a riaprire la trattativa proprio da quelle associazioni che hanno contestato il fermo sino   ad auspicare e favorire un intervento duro delle forze dell’ordine, Longo ha sottolineato l’esigenza di non   mollare la presa.  “Il disagio sociale – ha concluso Longo – testimoniato anche dalle scene nelle strade di Torino, dove i   poliziotti si sono tolti i caschi davanti ai manifestanti, fornisce all’autotrasporto un eccezionale carburante per   non tornare indietro”.