Era atteso il pronunciamento del Sindaco Maurizio Rasero, a nome della Giunta, sulla pratica riguardante l’Agrivillage.

Nella conferenza stampa convocata a mezzogiorno in Municipio, sono serviti 25 minuti per spiegare i pro e i contro e arrivare alla sintesi “che non andiamo a sottoscrivere l’accordo di programma con Provincia e Regione. È una decisione sofferta ma è la cosa più giusta”.

Un’analisi molto approfondita, frutto dell’ampio dialogo sviluppatosi tra le forze sociali e politiche di maggioranza e minoranza, con le confederazioni di categoria e sindacali Senza eludere quanto emerso nelle Commissioni consigliari e nel Consiglio comunale aperto della scorsa settimana.

“A tutti ho sempre ribadito di farsi un’idea”. E il confronto come è logico che sia ha permesso di argomentare, andando oltre la logica dei soli pro e contro. Faceva da discriminante un investimento di circa 50 milioni di euro a fronte di una situazione occupazionale locale manifestatamente in difficoltà. “Immaginate se non avremmo avuto piacere di giungere a un esito positivo ”.

Alle preoccupazioni economiche si accompagna però la consapevolezza di un impianto che oltre a occupare suolo andava a creare una “città a fianco della città” con il rischio evidente di destabilizzare il già fragile piccolo commercio cittadino.

Non senza far intravedere che sarebbe stato controproducente andare avanti “per tutta una serie di convinzioni andate consolidandosi, perché non è detto che urbanisticamente con la Regione avremmo avuto vita facile”.

In mattinata il Sindaco ha incontrato, non senza difficoltà, gli imprenditori interessati al progetto e ha comunicato loro la decisione, ora chiarificatrice, dopo ben nove anni tra rimandi e correzioni ai piani originari. E a nome dell’Amministrazione ha dichiarato la massima disponibilità a valutare il tipo di investimento più compatibile con quelle aree.

“Una decisione che mi fa uscire sereno, per guardare avanti e decidere cose altrettanto importanti per la città”.