Anche Asti come molte altre città italiane questa mattina è stata teatro dello sciopero nazionale per il clima indetto dagli attivisti di Fridays For Future.

È necessario unirsi alla mobilitazione perché ormai il tempo per agire è quasi giunto al suo termine e chiedere alle istituzioni di rivedere le loro priorità – hanno spiegato i giovani attivisti di Asti. Le richieste che verranno presentate al governo sono le seguenti: transizione ecologica: rilancio dell’economia – riaffermando il ruolo del pubblico – attraverso la decarbonizzazione al 2030 e il rifiuto dei sussidi ai fossili, con un piano di efficientamento energetico degli edifici, investimenti sulle rinnovabili e sulle infrastrutture per la mobilità sostenibile; giustizia climatica: la transizione ecologica deve avvenire tutelando e ripensando il lavoro, la sanità, l’istruzione e la ricerca. È fondamentale garantire i diritti alla salute e allo studio di ogni persona e anche investire sulla ricerca e sulla tutela del territorio e della comunità.; verità: chiediamo che il governo avvii una campagna informativa capillare che tratti la crisi climatica – al pari della crisi sanitaria – come un’emergenza. Le informazioni devono essere  diffuse e  devono essere basate sul miglior sapere scientifico disponibile”.

Foto di Roberto Signorini