I vescovi piemontesi hanno rivolto un appello accorato per sostenere Genova e i suoi abitanti duramente colpiti dall’alluvione dei giorni scorsi, appello alla solidarietà sottoscritto anche dal nostro vescovo Francesco Ravinale che fa sua l’invocazione e invita le comunità parrocchiali e religiose, i gruppi di impegno cristiano ad inserire l’intenzione di preghiera specifica nella celebrazione eucaristica di domenica 19 ottobre, Giornata Missionaria mondiale. Per domenica 26 ottobre, trentesima del tempo ordinario, nella cui liturgia ascolteremo la Parola di Gesù che ci invita proprio a fare sintesi tra amore di Dio e amore del prossimo (Mt. 22, 34-40), i vescovi piemontesi chiedono alle parrocchie di organizzare una colletta di solidarietà. I fondi raccolti saranno affidati alle Caritas Diocesane che, attraverso il coordinamento della Delegazione Regionale e in contatto con Caritas Italiana, li destineranno alla Caritas Diocesana di Genova a beneficio di un progetto di sostegno alle vittime dell’evento, come già avvenuto in occasione della alluvione di tre anni orsono. “Proviamo dolore per la scomparsa dell’infermiere Antonio Campanella, per le oltre cento famiglie sfollate, per quanti hanno nuovamente visto colpiti i luoghi di lavoro, le abitazioni, le proprie attività. Non è ancora tempo per quantificate i danni materiali, ma quelli interiori già sono ben visibili e si manifestano al nostro cuore di cristiani come forte e concreto appello alla fraternità in Cristo – si legge nell’appello firmato dai vescovi -.Come Vescovi di Piemonte e Valle d’Aosta desideriamo esprimere la vicinanza di tutte le comunità delle nostre Chiese a quanti stanno vivendo momenti così difficili e, in modo particolare, alle comunità cristiane di Genova, al loro Pastore il Cardinale Angelo Bagnasco, a tutte le comunità più piccole dell’entroterra ligure in territorio della diocesi di Acqui Terme colpite dall’alluvione. Una vicinanza che si deve trasformare in preghiera e in fraternità concreta, segno di fedeltà al Vangelo, modo per leggere i segni dei tempi, sorgente di speranza per il futuro, esempio concreto di quell’amore reciproco che Gesù ha indicato come caratteristica distintiva dei suoi discepoli: “se avete amore gli uni per gli altri” (Gv. 13, 35) Affidiamo alla Beata Vergine della Guardia, particolarmente venerata dai cristiani di Genova, tutti i fratelli in sofferenza e la nostra fraterna solidarietà”.