Quest’anno la doppia manifestazione che tradizionalmente anima il centro storico di Nizza Monferrato il primo fine settimana di giugno si arricchirà di un’anteprima in programma questa sera venerdì 6 giugno. Alle 19 si apriranno infatti i padiglioni dove saranno proposte antiche prelibatezze gastronomiche tipiche della stagione primaverile. Sarà dunque questa vetrina di Monferrato in Tavola ad avviare le manifestazione; protagoniste saranno le pro loco di Agliano Terme con panino con bollito e bagnet e lingua in salsa; Bergamasco con tajarèn con tartufo nero, carne cruda con tartufo nero e amaretti con bicchiere di Moscato d’Asti; Calamandrana con carpione, insalata di trippa e budino al Moscato; Canelli con ravioli del plin al ragù o al vino e torta di nocciole; Carentino con gnocchi al sugo di salsiccia, peperoni arrostiti con bagna cauda e fragole al Moscato d’Asti; Cassinasco con panino di fassona burger, panino pansetta burger, panino siula burger e cremoso alla vaniglia; Castagnole delle Lanze con tris di antipasti (lingua con bagnet verde, antipasto piemontese, formaggio con gocce di miele) e tirà con crema di nocciole; Castelnuovo Calcea con risotto salsiccia e barbera e vitello tonnato; Incisa Scapaccino con friciula semplice, oppure farcita o dolce e crostone con bagnetto verde e tomino; Mombercelli con acciughe fritte, friciulin di verdure e bunet piemontese; Nizza con belecauda e semifreddo alla grappa; San Marzano Oliveto con spiedino, costine, patatine e torta di mele: il tutto accompagnabile con selezioni di vini proposti dall’Enoteca regionale di Nizza.

Le occasioni conviviali saranno riproposte nei due giorni successivi a partire dalle 12 fino a sera, sempre affiancate da spettacoli, musica danza e intrattenimenti vari sia per tutti che specificamente per giovanissimi.

L’evento comunque più atteso per quel suo intrinseco fascino antico avrà inizio sabato 7 giugno. Si tratta della Corsa delle Botti: una tradizione che risale all’Ottocento quando i garzoni di bottega dei mastri bottai provvedevano alla consegna ai committenti dei fusti preparati per la successiva vendemmia; era uso portarli a destinazione facendoli rotolare sulla strada ingaggiando talvolta tra le varie botteghe vere e proprie competizioni il cui vincitore altro non riceveva per guiderdone che l’ammirazione un po’ gelosa dei concorrenti surclassati. Un attimo di gloria insomma, un effimero riscatto sociale per compensare i lunghi giorni trascorsi a bottega sotto l’occhio severo dei mastri bottai.

Ora a Nizza si rivivranno i momenti salienti di quel tempo andato e che inducono a una piacevole nostalgia soltanto a coloro che ora ne conoscono soltanto le fasi più belle dimenticando come esse siano sempre state precedute da lunghe ore di lavoro consumate senza garanzia sociale alcuna. Ciò che resta è infatti soltanto l’aspetto spettacolare che impegna squadre di “spingitori” associate alle principali aziende vitivinicole del circondario che faranno a gara, rotolando lungo un percorso predeterminato che si snoda per il centro storico, le botti precedentemente controllate da un’apposita commissione.

Tutto comincerà alle 11 di sabato in piazza del Municipio con la sfilata delle botti che alla sera alle 21 saranno controllate e marchiate prima di incominciare le gare di qualificazione per l’ammissione alle semifinali che avranno luogo alle 16 della domenica successiva; a tutto ciò faranno da cornice l’esibizione del corpo bandistico cittadino, un carosello variopinto di bandiere a cura del Comitato Palio e la sfilata a cura della pro loco così come sarà proposta al Festival delle Sagre in programma a settembre ad Asti ed anche una mini cosa riservata ai bambini.

Alle 18 si disputerà la finale. Allora le squadre di Aresca Vini di Mombercelli, Barbera Sei Castelli di Agliano, Ca de’ Lion di Canelli, Ca’ Mariuccia di Albugnano, Cantina di Nizza, Cantine di Incisa, Il Botolo di Nizza, Le tre cascine di Nizza, Lhv Avezza di Calamandrana, Lovisolo Vittorio di Calamandrana, Produttori Sanmarzanesi e i Viticoltori Associati di Vinchio e Vaglio Serra ognuna con all’attivo tre o quattro “garzoni” che uno alla volta, scambiandosi a turno il compito, cercheranno di far rotolare il più velocemente possibile le “bonsa” fino al traguardo sotto gli occhi di un’attenta giuria che controllerà la il regolare svolgersi della gara.

Domenico Bussi