biagio riccioSono in 60 mila a Roma i commercianti, gli artigiani e i piccoli imprenditori scesi in piazza per chiedere meno tasse e meno burocrazia. Fra loro anche un nutrito gruppo di astigiani partiti nella notte e giunti nella capitale di buon mattino, pronti per dare vita assieme agli altri manifestanti alla rivolta pacifica delle imprese, promossa da Rete Imprese Italia, Confesercenti, Casartigiani, Cna, Confartigianato e Confcommercio. Ed è la prima volta che il mondo della piccola imprenditoria fa fronte comune, aderendo in massa a una mobilitazione nazionale al motto di “Senza impresa non c’è Italia. Riprendiamoci il futuro”, aderiscono ad una mobilitazione nazionale. Dalle 12, in una piazza del Popolo gremita oltre ogni più roseo pronostico, sono cominciati i comizi. Negli ultimi 5 anni hanno chiuso circa 1.000 aziende ogni giorno, la ricchezza prodotta è diminuita del 9%, la disoccupazione è raddoppiata, passando dal 6,4% al 12,7% per un totale di 1,2 milioni di disoccupati in più, almeno secondo i dati divulgati da Rete Imprese Italia. Il presidente di Confartigianato Asti Biagio Riccio ha rilasciato a tal proposito un’intervista radiofonica alla giornalista di Primaradio Betty Martinelli.