imuMolti cittadini si sono presentati in questi giorni presso gli uffici del Comune di Asti chiedendo se devono pagare la cosiddetta “mini IMU”, che scade il 24 gennaio. Ma dal Comune  tranquillizzano tutti i contribuenti precisando che questa tassa nella nostra città non è dovuta. Il Comune di Asti, infatti, non è tra le 2.398 amministrazioni che hanno aumentato al di sopra del 4 per mille l’aliquota sulla prima casa. “Anzi –ricordano il sindaco Brignolo e l’assessore al bilancio Cannella- la città di Asti si conferma il capoluogo di provincia con l’Imu più bassa di tutto il nord e il centro Italia”. Con rifermento all’intera penisola sono solo sette le città che hanno un’Imu ancora più bassa, ma sono tutte collocate nel sud e nelle isole. Più economiche di Asti vi sono infatti solo, in ordine di economicità, Crotone, Sanluri, Caltanissetta, Villacidro, Enna, Vibo Valentia e Trani. L’Imu pro capite sulla prima casa nella Città di Asti per il 2012 è stata di 26,69 euro, ben lontana (quasi dieci volte meno) dai 269,63 euro pro capite pagati dagli abitanti di Sena, la Città che risulta più cara d’Italia, sotto questo profilo. Dopo Siena le altre città più care sono risultate Roma, con 216,26 euro pro capite di Imu prima casa nel 2012; Torino, 196,12 euro; Livorno, 166,62; Genova, 160,17; Padova, 157,92; Ancona, 133,63; Cagliari, 131,68; Caserta, 131,12; Bologna, 124,26.