bologna asti“Vogliamo coltivare la memoria, non solo perché le persone continuano a vivere finché qualcuno si ricorda di loro, ma anche perché la barbarie del terrorismo deve insegnare a tutti noi, soprattutto coloro che hanno un ruolo nella vita pubblica o della comunicazione, che bisogna coltivare la cultura del dialogo e del rispetto reciproco e non alimentare le contrapposizioni che nella violenza, anche solo verbale, anziché promuovere la cultura della pace, sono l’anticamera del conflitto”. Con queste parole il Sindaco Fabrizio Brignolo ha spiegato perché, come ogni anno, la Città si presenta con il proprio gonfalone a Bologna il 2 agosto per commemorare gli 85 morti e i 200 feriti, vittime della strage alla stazione ferroviaria, in cui perì anche il giovanissimo astigiano Mauro Alganon, all’età di soli 22 anni. A Bologna per rappresentare la Città si è recato l’Assessore ai servizi sociali Piero Vercelli. Ad Asti nel palazzo degli uffici comunali di piazza Catena, appena intitolato a Nelson Mandela, Brignolo e il vicesindaco Arri hanno deposto un fiore sotto il quadro del pittore Carlo Carosso, che ricorda la strage e che l’ Amministrazione Brignolo ha fatto restaurare e collocare all’ingresso del palazzo dopo decenni di abbandono in un polveroso magazzino comunale. “Il nome di Nelson Mandela cui è stato intitolato il Palazzo e il quadro che ricorda l’astigiano perito nella strage testimoniano come la Città voglia andare oltre la propria sopravvivenza quotidiana e voglia dare il proprio contributo alla crescita morale e culturale del Paese” hanno concluso il sindaco e il vicesindaco.