Ogni giorno la sala d’attesa dei Carabinieri, al Comando provinciale di via delle Corse, accoglie una quarantina di persone: tra loro non ci sono le vittime di violenza, cui è dedicato uno specifico percorso e un luogo che garantiscono accoglienza immediata, protezione e riservatezza.

Lo ha spiegato nei giorni scorsi il comandante Pierantonio Breda alla classe 3C dell’Istituto Monti-Liceo Scienze Umane che, insieme all’insegnante Silvana Nosenzo, ha visitato la caserma Scapaccino nell’ambito del progetto SOS donna. Il sito web (www.sos-donna.it), dedicato ai percorsi attivi ad Asti contro la violenza alle donne, è in rete da due mesi.

La sosta dei ragazzi nella Stanza tutta per sé, riservata alle vittime di violenza, è stato il momento più sentito. La donna, non di rado con figli piccoli al seguito, ricostruisce il percorso di maltrattamento in famiglia, abuso o stalking in uno spazio che si è voluto rendere il più possibile accogliente: pareti azzurre, kit della dignità per lei, con indumenti e prodotti per l’igiene personale di prima necessità, giocattoli e matite colorate per i bambini. Un divano e due poltrone pongono vicini la vittima e il carabiniere che ascolta la testimonianza, aiuta a superare indecisioni e paure. Fine ultimo la denuncia contro il maltrattante, “un atto fondamentale per agire contro chi procura violenza alla donna, documentando i fatti con le prove” ha sottolineato Breda, affiancato dal tenente Roberto Iandiorio, referente della Stanza tutta per sé, e dal luogotenente Luca Solari, comandante della stazione di Asti.

Quella della violenza, è stato ricordato ai ragazzi, è un aspetto da non sottovalutare nella nostra realtà. “Solo oggi – ha spiegato il comandante – ci siamo occupati di tre casi di maltrattamento contro un anziano e due donne, umiliate da uomini che conoscono bene: mariti o compagni, non stranieri, che risiedono in paesi della provincia”.

Nel parlare dell’attività di contrasto contro la violenza alle donne sono stati sottolineati lo stretto collegamento dell’Arma con il Pronto Soccorso del Massaia e la collaborazione con L’Orecchio di Venere, che assicura il kit della dignità alla Stanza tutta per sé, spazio nato nel 2017 grazie al Soroptimist. Per aiutare a comprendere meglio il dramma che ogni giorno vivono le donne è stato proiettato il cortometraggio “Piccole cose di valore non quantificabile”, premiato in numerose rassegne cinematografiche, mentre molto interesse ha suscitato la visita alla caserma, a partire dalla centrale operativa, organizzata e attrezzata tecnologicamente per dare tempestività alle richieste di intervento pervenute al 112.

Alcuni dati (come quello dei 25 presidi attivi nell’Astigiano) hanno aiutato gli allievi a comprendere la ramificazione sul territorio dell’Arma, che si occupa dell’85 per cento dei reati registrati nella nostra provincia.

Successivamente in classe la 3C, che partecipa a SOS donna in alternanza scuola-lavoro, ha sviluppato le proprie riflessioni, pubblicate sul sito web. Per venerdì 17 maggio è programmata la visita alla Questura.

Il progetto SOS donna è promosso dal Consiglio regionale del Piemonte (Consulta Femminile, Consulta delle Elette, Consulta Giovani, Comitato Resistenza e Costituzione, Comitato regionale per i Diritti Umani), Anci Piemonte, Asl AT, Cisa – Asti Sud, Cogesa e Israt insieme a numerose istituzioni, enti e associazioni del territorio.