Continua la polemica dopo l’ingresso del sindaco di Asti Fabrizio Brignolo nel cda della CrAt. Il consigliere comunale Marcello Coppo ha rifhiesto un’interregoazione e un’interpellanza per capire quali siano gli obiettivi che il primo cittadino e l’Amministrazione si pongono di raggiungere con la presenza nel cda dell abanca cittadina. “Le cronache nazionali parlano sempre più spesso di eventuali legami tra il Suo partito, il Partito Democratico, e l’istituto Bancario Monte dei Paschi di Siena e l’opinione pubblica sembra molto contraria a commistioni, anche solo apparenti, tra il suo partito in particolare e il mondo finanziario e bancario – scrive Coppo nel documento indirizzato al sindaco -. Chiedo dunque quale ruolo può e vuole svolgere il Sindaco in Consiglio di Amministrazione della C.R. Asti? Quali sono gli obiettivi che il Sindaco e l’Amministrazione da Lei presieduta si pongono di raggiungere con la presenza della Sua persona in CdA CRAsti? Quali agevolazioni e facilitazioni ritiene di poter far ottenere agli astigiani presso la CRAsti? Quale maggior possibilità di attingere al credito, mutui o finanziamenti potrà ottenere con la sua presenza in CdA CRAsti? Ha intenzioni di discutere e/o riferire al Consiglio Comunale o quantomeno ai capigruppo in merito alla sua attività, ai suoi interventi e ai suoi risultati o alle singole decisioni e/o deliberazioni a cui la S.V. partecipa quale rappresentante della città in CdA CRAasti? E, se sì, con quale frequenza? Le chiederei una risposta rapida e prima dei 30 giorni di legge, vista anche l’importanza del tema trattato e comunque prima della Sua partecipazione al primo CdA CRAsti”. Dall’altro versante politico si schiera Mario Malandrone che, comunque, polemizza con la seclta di Brignolo. “Da un politico , primo cittadino ti aspetteresti che sia accondiscendente al volere dei cittadini, alle aspettative degli avversari o dei compagni di partito. Tutti ci aspettiamo che un sindaco sia un po’ comunque un’immagine dei cittadini,tante sono le aspettative, sia spinto nelle scelte da un ascolto della cittadinanza e sia un po’ come lo vorremmo, invece proprio mentre tutti si aspettano che un sindaco in fondo sia esemplificato in una canzone famosa “Sono come tu mi vuoi” – scrive Malandrone -. Scopri che anche il Sindaco più razionale si ribella e prende padronanza delle sue scelte e canticchia in barba a tutti la canzone dei 99 posse “Non mi avrete mai come volete voi”. C’era da aspettarselo, perchè se i suoi amici di SEL volevano una gita in montagna (parafrasando Gianfranco Ruscalla), lui imbarca lasciando l’EX assessore all’autogrill a fumare la pipa e sull’unico posto disponibile sul torpedone imbarca l’UDC di Arri e si dirige al mare (sempre parafrasando Ruscalla). C’era da aspettarselo, perchè se una lista civica e molti cittadini sognavano Anna Bosia assessore ai lavori pubblici, lui all’ultimo gli preferisce l’assessore Maria Bagnadentro solo terza alle elezioni nella lista della Bosia in zona Cesarini, stupendo tutti e creando imbarazzo e tensioni nella maggioranza. Nessuno però forse osava immaginare la disubbidienza e i colpi di scena del Sindaco che nelle ultime settimane monopolizzano l’attenzione della città. Nelle recenti amministrative, nonostante il suo impegno di eliminare il faraonico progetto della TSo, i detrattori di Brignolo e dei suoi candidati si immaginavano che sulla TSO, Brignolo non tenesse fede agli impegni. Io per primo volevo parole chiare, sull’opera e l’intero comitato NO TSO si aspettava un voto dal consiglio unanime sulla propria proposta, invece Brignnolo al “Sono come tu mi vuoi” canticchiato dal comitato, risponde con un ordine del giorno diverso e che chiede una sospensione del tracciato, forse fischiettando “Non mi avrete mai come volete voi!”. Pochi giorni dopo arriva lo stop del Ministero all’opera, i detrattori che si aspettavano ambiguità sull’opera e magari un parere favorevole del Sindaco (argomento agitato in tutta la campagna elettorale )devono ricredersi e si trovano di fronte un Sindaco che non è cio’ che immaginavano nelle critiche. Perchè certo la sospensione della TSO è un fatto storico, anche se personalmente credo nel mio fare guardingo che avremmo bisogno di altre puntate di questa storia ormai ventennale. Mentre Bersani tuonava dai palchi elettorali del partito di Brignolo (il PD) dopo il caso MPS dicendo “Fuori i partiti dalle banche e fuori i banchieri dai partiti”, lui poche ore dopo entrava nel CDA della Cassa di Risparmio e piovevano critiche e richieste di ripensarci da tutti i partiti che lo sostengono dall’UDC, dal PD stesso, da Uniti per Asti. Nonostante questo lui non si arrende nella sua decisione e nella mia immagine fischietta “Non mi avrete mai come volete voi”. Piovono anche critiche dalla opposizione, dalla Federazione della Sinistra e da altre forze politiche. Arriva anche la lettera di Morgando e Sel dal suo esilio lancia critiche. Eppure lui è irremovibile, racconta la sua versione per il bene della città. Tutti poi si aspettano di vederlo fare dichiarazioni sperticate di voto per il suo compagno di partito Fiorio, magari ambedue in giacca e cravatta in un mega comizio del PD e si apprende dal Blogger Astigiano Daniele Sensi, che invece arriva all’incontro di Ingroia Rivoluzione Civile ” senza giacca, verosimilmente giunto di tutta fretta dal suo ufficio poco distante, prende la parola, in piedi, su un lato del palco, per portare ad Antonio Ingroia «il riconoscimento e il ringraziamento di tutti gli astigiani». Lui, rappresentante della città tutta, nonché esponente del Pd, eletto nel Pd e per il Pd, invita «il territorio astigiano a compiere quello sforzo di remi necessario per raggiungere i numeri e per mandare Alberto Pasta in Parlamento». ” Dopo queste “sorprese” del Sindaco sorgono spontanee domande, proprio perchè diventa inafferrabile l’aspettattiva che si ha nelle future scelte, continua a passarmi in testa quel motivetto “Non mi avrete mai come volete voi” dei 99 posse. Però io un desiderio lo ho, vorrei che le scelte dell’amministrazione e del Sindaco fossero più condivise con la cittadinanza, certo se la scelta sulla TSO è una scelta che apprezzo e se plaudo alla sospensione dell’iter,se plaudo a un obiettivo di impegno in campagna elettorale come quello di stoppare l’EComostro non posso non volere che Brignolo torni indietro sulle scelte rispetto al CDA della Cassa. Io spirito poco incline alla fedeltà alla linea, io amante dei 99 posse e di quella canzone, vorrei che decisioni come quella relativa al CDA della Cassa, fossero decisioni che un Sindaco discute prima di accettare, cosi’ vorrei più democrazia partecipata e coinvolgimento della cittadinanza nelle scelte dell’Amministrazione. Democrazia partecipata e partecipazione alle scelte annunciata in campagna elettorale, sono pilastri del futuro della politica, sono come io vorrei fosse la politica nella mia città!”