lampedusaPresidio questa mattina ad Asti per fermare le stragi nel Mediterraneo, a una settimana dalla tragedia di Lampedusa costata la vita a circa 300 migranti. Le rappresentanze dei sindacati confederati Cgil, Cisl e Uil sono in strada per informare la pooplazione sulle proposte da fare alla luce anche del dibattito che in questi giorni sta infiammando Rma, legato proprio alla cancellazione del reato di immigrazione clandestina. “La tragedia di Lampedusa si aggiunge a decine di altre che si sono consumate negli ultimi anni (proprio questa notte lungo le costre del Sud Italia, sono stati recuperati altre 500 profughi ndr) e che soon costate la vta a oltre 20 mila persone – scrivono i sindacati -: esseri umani che hanno lasciato il loro Paese fugendo da guerre e persecuzioni o alla ricerca di una vita migliore. Nel giorno del dolore, dell’indignazione e della vergogna per l’ennesima tragedia di morte nel Mare Nostrum, per fermare i viaggi dell’orrore e farein modo che l’esotazione gridata da tutti noi non sia vana, abbiamo indetto una mobilitazione nazionale, per una diversa politica in materia si immigrazione e asilo”. Ad Asti i sindacalisti stanno proprio in questi minuti facendo volantinaggio sotto i portici Alfieri. Inoltre Cgil, Cisl e Uil fanno alcune proposte al Governo come quella di realizzare un piano per la costruzione di un efficace sistema di accoglienza, anche attraverso l’impegno dell’Unione Europea “che non può esimersi dalla responsabilità di sostenere una delle più importanti frontiere europee nel Mediterraneo” spiegano. “Chiediamo inoltre di istituire corridoi umanitari per i profughi che fuggono dalle guerre, rendendo esigibili in condizioni di sicurezza, l’accesso all’asilo e alle misure di protezione internazionale – spiegano ancora i sindacati -; riformare la legislazione sull’immigraizone e dotare l’Italia di una legge organica in materia di asilo; contrastare la tratta degli esseri umani, anche attraverso forme efficaci di collaborazione con i Paesi di origine e di transito di migranti e profughi, colpendo duramente i trafficanti”.