Verdeterra guarda al Tanaro per inaugurare la sua nona edizione. Al principale corso d’acqua dell’Astigiano, da ormai trent’anni non più balneabile, la rassegna ideata dall’Associazione Comunica e promossa, tra gli altri, dall’Assessorato all’Ambiente del Comune di Asti, dedicherà il primo appuntamento in programma fissato per sabato 4 maggio, alle 16, al parco Lungotanaro. La conversazione sarà ospitata all’ingresso dell’area verde (in piazzale Traghetto, dove si potrà parcheggiare), a ridosso del Circolo Lungotanaro, che accoglierà l’incontro in caso di pioggia. La conversazione, moderata dalla giornalista Laura Nosenzo, avrà per titolo “Il Tanaro ieri e oggi”: nella prima parte proporrà alcune significative testimonianze sul rapporto tra uomo e fiume nel Novecento. Racconteranno il fiume di un tempo Piero Fassi, anima del Gener Neuv (“La sabbia calda e il merendino”), Erildo Ferro, ex sindaco di Isola d’Asti (“Il fiume che toglieva la fame”), Marco Merlo, pescatore (“Il Tanaro come lo conosco io”), Gianfranco Miroglio, scrittore (“Il mondo tra Fubine e Buenos Aires”). Poi si guarderà al fiume dei giorni nostri, facendo il punto sul suo stato di salute con chi lo conosce per passione o per lavoro. Oggi la situazione ambientale del Tanaro, secondo le indicazioni della legge 2000/60 dell’Unione Europea, è considerata “sufficiente”. Entro il 2021 sarà obbligatorio raggiungere lo stato di salute ambientale “buono”: quali misure bisognerà mettere in campo per raggiungere l’obiettivo? Ne discuteranno Mariuccia Cirio, dirigente del Dipartimento di Asti dell’Arpa Piemonte, che esporrà i più recenti dati sullo stato ambientale del fiume, l’assessore all’Ambiente Alberto Pasta (illustrerà le azioni di tutela che il Comune ha in programma), mentre il tema della depurazione delle acque sarà affidato a Paolo Bagnadentro, presidente dell’Asp, e a Valentina Ghione, responsabile Ufficio Pianificazione Autorità d’Ambito n°5 Astigiano Monferrato. La conversazione, che vedrà anche il contributo di Luciano Montanella, volto storico dei pescatori astigiani, e degli ambientalisti, affronterà anche altri temi, come il progetto della futura centrale idroelettrica sul Tanaro. Durante l’incontro, infine, sarà illustrata una suggestiva ricerca, riassunta nella pubblicazione “Pirati del Tanaro” che l’Associazione Comunica ha promosso tra il 2011 e il 2012 per raccogliere le testimonianze degli ultimi pescatori di frodo. Cogliendo un dato inatteso: accanto a pochi e tenaci anziani, oggi tra coloro che vanno “a Tani” c’è anche qualche giovane. Spinti con motivazioni diverse a fare “i pirati” (perlopiù per fame nel secolo scorso, adesso come passatempo), ma sempre richiamati da un fiume che autorizza ancora a qualche sogno di libertà.