nuovo dormitorio asti - gazzetta d'astiCon le temperature che si abbassano vivere sulla strada può diventare drammaticamente rischioso. Per questo ogni anno con l’arrivo del freddo l’assessorato Politiche Sociali provvede ad aumentare la dotazione di posti letto disponibili nel Centro di accoglienza notturno maschile allestito in un padiglione dismesso della Casa di Riposo Città di Asti. Se ne è parlato nel periodico incontro con le associazioni  e i principali presidi che in città organizzano attività di accoglienza e sollievo a persone in difficoltà o più chiaramente “senza una fissa dimora”. Sono soprattutto maschi, spesso alle prese con una difficile situazione economica e famigliare, obbligati o decisi a condurre una vita “alla giornata”. Non tutti si adattano a un’ospitalità notturna, preferendo comunque qualche luogo riparato e a loro modo di vedere meno vincolato da norme e orari. Al Centro l’accoglienza, solo maschile, è regolamentata, la permanenza continuativa fino a un massimo di un mese, con apertura dalle 18 alle 8 del mattino. Con la fine di novembre aumenteranno di una decina i 24 posti letto disponibili, di regola sempre utilizzati, da un’utenza di italiani, stranieri, ex detenuti, in un’età compresa tra i 18 e i 65 anni, in cerca di un tetto caldo e sicuro. Il tavolo di lavoro, ormai al suo terzo anno di attività, è curato dal personale del Servizio disagio adulti del Comune, in collaborazione con l’Associazionismo, le Istituzioni e coordina la gestione dell’emergenza freddo oltre all’organizzazione delle attività di reperimento viveri e la segnalazione di casi per uno scambio reciproco di informazioni e opportunità. Nel ringraziare quanti si adoperano per affrontare le problematiche dei senza fissa dimora, l’assessore Piero Vercelli ha voluto sottolineare che “l’attività spesso sconosciuta di quanti operano con dedizione e continuità con persone in condizioni di estrema vulnerabilità, nell’accoglienza, sulla strada, di notte, rivela il volto civile di questa città, insieme al quotidiano importante servizio della Mensa Sociale di corso Genova e del Centro di Accoglienza  notturno”. A questi si aggiungono inoltre gli interventi svolti dai Centri di Ascolto della Caritas cittadina e del Banco Alimentare, dello spazio di accoglienza messo a disposizione dalla parrocchia di Santa Maria Nuova e le attività più strutturate svolte dagli operatori del Drop – In del Servizio Dipendenze dell’Asl At e dell’Unità di Strada della Croce Rossa. Il Drop – In (passa di lì) è un riferimento diurno, di accoglienza e di ascolto (lunedì dalle 14 alle 17 e martedì – venerdì dalle 13 alle 16) che si rivolge a persone con problemi di dipendenze, con una  bassa afferenza alle strutture socio-sanitarie, dove rivolgersi per avere un primo contatto e indicazioni per interventi di prevenzione o accesso ad altri servizi. L’Unità di strada della Croce Rossa opera la sera (martedì e venerdì) incontrando e dialogando con  una decina e più di persone a notte, principalmente italiani di età non oltre  i 50, nelle loro zone di riferimento abituale, fornendo indumenti, integrazione alimentare, bevande calde e buoni consigli. Due volte al mese anche con la presenza di un medico. All’incontro in Municipio erano presenti  i volontari dei Centri di Ascolto Nostra Signora di Lourdes e La Fontana, del Centro diurno Santa Maria Nuova, della Conferenza San Vincenzo della parrocchia Don Bosco, del Banco Alimentare, dell’associazione Peter Pan, dell’Unità di Strada della Croce Rossa, gli operatori del Centro di Accoglienza notturno, del Drop – In di Asl At e della Prefettura.