Venerdì scorso nella sala riunioni di Confartigianato Asti, la dirigenza dell’associazione ha incontrato il movimento promotore nato per sostenere l’autonomia dell’ospedale Cardinal Massaia.
Alla presenza dei rappresentanti del movimento, nato trasversalmente tra i rappresentanti di tutto il mondo politico della nostra provincia e di numerosi dirigenti della Confartigianato di Asti, sono state rappresentante le preoccupazioni per un possibile accorpamento del Cardinal Massaia all’ospedale di Alessandria o in alternativa a quello di Alba-Bra.
Dopo gli interventi dei rappresentanti politici che hanno illustrato i rischi che tale possibilità potrebbe comportare per il nostro ospedale, il presidente Biagio Riccio ha sostenuto con forza che tale ipotesi potrebbe comportare un graduale impoverimento della struttura ospedaliera astigiana, con una inevitabile ripercussione negativa sui servizi e una marginalizzazione di una struttura riconosciuta da tutti per la sua eccellenza sanitaria.
Sempre Riccio ha ricordato che accorpare il nostro ospedale con altre strutture del territorio, di fatto genererà una frattura con le altre strutture provinciali, rendendo più debole la sanità astigiana e generando maggiori disagi per i cittadini, che sarebbero costretti a rivolgersi per talune prestazioni in altri nosocomi.
Anche il mondo economico della nostra provincia – ha concluso Riccio – non può quindi stare indifferente rispetto a questa prospettiva, e non può non farsi attore di una forte protesta a tutela dei cittadini che rischierebbero di non essere più curati con la stessa continuità di oggi”.