Consiglio comunale aperto oggi, lunedì 13 maggio, ad Asti. Alle 20 l’appuntamento è nel Municipio di piazza San Secondo per discutere di diritto alla casa e all’abitare. Domani, invece, toccherà a un atro tema molto sentito dalla cittadinanza, il traffico e l’isola pedonale del centro. Il comitato “No Tso” tramite facebook ha fatto sapere di voler prendere la parola, pubblicando una prima bozza del possibile intervento. “Come Comitato No Tso abbiamo negli anni sviluppato non solo un no a un’opera devastante per il nostro territorio, ma anche proposte per una mobilità alternativa nella città. Insomma abbiamo anteposto alla politica delle Grandi Opere dannose, proposte per opere diffuse e utili, la politica delle piccole opere. Per far questo abbiamo coinvolto quartieri e cittadini, esperti di mobilità e persone con competenze ambientali – scrive Mario Malandrone, uno dei portavoce del comitato -. Per questo motivo ci interessa profondamente il lavoro che il comitato per la ZTL sta portando avanti, perchési basa su un modo di lavorare in rete e di fare politica che ci interessa. Per troppi anni si è inseguito il mito di un’opera che non avrebbe risolto ne il problema dell’inquinamento ne il problema del traffico in città. Con i due ordini del giorno votati dal consiglio Comunale su mobilità e su Tangenziale Sud Ovest si è impegnato il consiglio a procedere verso una mobilità alternativa in città fatta di piccoli e grandi interventi, ma rispettosi dell’ambiente, si è tracciata una linea programmatica. A queste intenzioni noi crediamo debbano seguire conseguenti azioni. Certo la chiusura di piazza Statuto è solo un piccolo simbolo e si può già da subito procedere con altre sperimentazioni di questo tipo. Noi crediamo che si debba procedere con un piano costruito con cittadinanza e comitati, con associazioni che miri a lavorare su più livelli, con le proposte che il Comitato per la Ztl ha individuato e delle quali alcune erano già contenute in un ordine del giorno presentato in consiglio e proposto dal comitato no tso: il collegamento diretto tra corso Torino (rotonda OBI) e corso Ivrea – migliorando la viabilità di Via Aosta e strada Ragazzi del ’99. Raccordo (e miglioramento) viario con strada Laverdina ed ospedale. Miglioramento viabilità del Villaggio Bellavista (ampliando i due ponti sulla ferrovia in Viale Don Bianco e la creazione del ponte tra Via Gerbi e Via Faletti – che va acquisita e ampliata). Ampliamento delle carreggiate fino a Revignano (il cui aggiramento consentirebbe, a chi giunge da San Damiano, di non intasare Corso Torino). Ricollocazione del distributore di carburante di piazza Porta Torino e revisione della viabilità di corso Torino. La verifica di fattibilità e progettazione di parcheggi scambiatori (in corso Alessandria, corso Torino e corso Savona – custoditi e gratuiti?) a San Marzanotto e Portacomaro Stazione (incidendo così anche su corso Casale) e Settime (o Serravalle o Sessant, captando anche da C. Ivrea), sfruttando le disponibilità dei parcheggi realizzati dai centri commerciali, già in disponibilità al Comune. Si tratta cioè di mettere mano alla proposta di metropolitana leggera (integrando, invece di sovrapporre, come spesso accade, le mobilità oggi svolte da treni ed autobus). Si dovrebbe, inoltre, razionalizzare il servizio di bike sharing, inserendo altri punti di prelievo, in zone nevralgiche, come l’ospedale ed i parcheggi scambiatori ed introdurre quello di car sharing (prestito auto e bici). Modalità concrete per migliorare la qualità dell’aria del capoluogo. La razionalizzazione del collegamento tra la Tangenziale Asti Sud Est e le vie Ticino, Ippodromo e Ceca e del cavalcavia tra Via Torchio e Via Badalin (quartiere San Fedele). La razionalizzazione delle aree di sosta accanto agli edifici scolastici, in modo da evitare intasamenti negli orari di entrata/uscita degli alunni. Incentivazione della mobilità alternativa all’auto per le scuole, attraverso il pedibus e il car pooling. La realizzazione di piste ciclabili (soprattutto dove già è avvenuta richiesta), sugli assi principali viari, in modo che l’utilizzo della bici diventi quotidiano e posteggi sicuri per le bici, in corrispondenza dei parcheggi scambiatori. Un adeguamento della cartellonistica in città in modo da favorire il passaggio sull’autostrada e non l’attraversamento di Asti, per i veicoli che vanno da ovest a sud e sud ovest. E’ incredibile che la segnaletica forzi il passaggio in Asti. Studiare le modalità con cui incentivare il passaggio in autostrada dei mezzi che devono attraversare la città. Occorre, poi, creare una nuova mentalità sull’uso dei mezzi pubblici, sull’uso dell’auto e della bici. Per far questo occorre dotarsi delle strutture necessarie e di un progetto realmente funzionante di bike-sharing. L’assessorato all’ambiente deve costruire un percorso educativo su questi temi, non ci risulta ancora intrapreso, per questo chiediamo che si avvi un lavoro in tal senso. Su servizi pubblici (beni comuni) . Abbiamo assistito a una tendenza regionale al taglio dei trasporti locali, a meno trasferimenti agli Enti Locali, occorre avere il coraggio di non cedere su questo campo, rilanciare il trasporto pubblico e rivedere il piano sia dei trasporti in provincia, ottimizzare e integrare i trasporti. Occorre ristudiare le linee cittadine insieme a sindacati, cittadini e tecnici, resistendo dalla smania di ridurre, conducendo una politica di rilancio delle ferrovie secondarie e del trasporto pubblico locale. I trasporti sono una battaglia da condurre, sono beni comuni , occorre creare una mentalità europea nel loro utilizzo e occorre giocare sul piano politico una nuova cultura dei trasporti, troppo sacrificati negli ultimi anni. Crediamo anche vadano valutate le proposte di megainfrastrutture commerciali con un ascolto sia del piccolo commercio (già in crisi) che con un ascolto delle associazioni come Stop al Consumo di Territorio. Preservare il territorio,la vocazione agricola, il rlancio del centro storico, la vivibilità della città, la mobilità sono temi per forza di cose intrecciate e attraversate da un filo verde sempre più fragile. E’ necessario un confronto reale e concreto da parte dell’ Amministrazione con chi si impegna su questi temi”. L’appello a non mancare è stato lanciato agli astigiani anche da Gabriele Zangirolami e Davide Giargia rappresentanti del Movimento 5 Stelle.