Sono previsti per domani alle 11, con funzione religiosa nella chiesa di Rapallo i funerali di Giuseppe Gerbi (Leo), uno  dei più noti comandanti partigiani dell’Astigiano, appartenente alle formazioni autonome della  “Seconda Divisione Langhe”. La salma sarà tumulata domani alle 15 nella tomba di famiglia nel cimitero di Isola. Alla cerimonia saranno presenti i sindaci con i gonfaloni dei comuni della comunità collinare della Val Tiglione. Leo, che è stato tra gli organizzatori della resistenza nell’oltre Tanaro con la formazione della Seconda Divisione Langhe (Comandata da Piero Balbo (Poli) aveva giurisdizione nei comuni dell’attuale comunità della Val Tiglione.
Nato ad Isola d’Asti da famiglia contadina dopo la maturità magistrale, scoppiata la guerra era stato arruolato come sottotenente nella divisione “Assietta”. Nel giugno del 1940 sul fronte occidentale aveva comandato l’attacco decisivo per la conquista del forte francese di Chanaillet a quota 2.634 meritandosi la decorazione sul campo , consegnata dallo stesso principe ereditario Umberto di Savoia allora comandante generale  delle truppe schierate sul fronte occidentale. Nell’estate del 1943 è stato ferito in combattimento in Tunisia. Tornato in Italia per curarsi è stato preso prigioniero dei  tedeschi. Mentre su di una tradotta stava per essere internato in Germania, a Firenze, nel corso di un bombardamento aereo è riuscito a fuggire. A piedi, camminando solo di notte, per strade secondarie, dopo settimane di marcia, accompagnate da storie di ordinaria paura, giunse a Bruno d’Asti, dove uno zio paterno parroco del paese lo accolse tendendolo  nascosto fino a Natale. Con l’aiuto del sacerdote Leo prese contatti con gli uomini che stavano organizzando la resistenza: il capitano Alessandro Scotti di Costigliole, il colonnello Giovanni Toselli già della divisione “Assietta”, con il tenente Novello “Marini” già comandante del “Deposito dell’aeronautica Militare” di Castello d’Annone.
Leo, con l’appoggio di Scotti fissò la sua base comando a Mongardino. Scotti in precedenza aveva già contattato alcuni giovani del paese  ed in particolare Giovanni Gianotti (figaro), Giuseppe Oddone (terrore), Aldo Borio (Lotar).
Nove mesi di lotta, compreso il duro inverno del 1944. Molti i caduti soprattutto con il rastrellamento del due dicembre. Sono stati ben 172 i morti della sola Seconda divisione Langhe.
Finita la guerra nel contesto dell’occupazione della città, Leo era stato nominato vice Questore di Asti.
Negli ultimi anni ha sempre voluto partecipare alle celebrazioni del 25 Aprile  e con i suoi ultimi partigiani ancora in vita al due dicembre di ogni anno ha sempre portato una corona d’alloro ai suoi sette partigiani trucidati in un agguato al “Passo della Morte” sulla statale Asti-Alessandria poco prima di Castello d’Annone.
Come riconoscenza, per l’aiuto dato ai partigiani, dalle popolazioni dei paesi dell’Oltre Tanaro  ogni anno per il 25 Aprile ha consegnato una medaglia d’oro ad ogni Comune.