Il “Giardino degli amici” regala storie singolari e fa il tutto esaurito a Verdeterra  Tutto esaurito e forti suggestioni, sabato scorso, al “Giardino degli amici” di Vigliano, appuntamento proposto da Verdeterra alla scoperta di spazi privati che hanno molto da raccontare sullo stretto legame tra gli uomini e le piante.

Emblematico, sotto questo aspetto, l’angolo verde di Marina Delle Piane e Gianfranco Miroglio, ex presidente dell’Ente Parchi Astigiani, creato nel tempo, a Casa Matisse, grazie alla generosità di amici e parenti che hanno regalato loro piante e semi: ecco spiegato l’originale nome dato al giardino.

I visitatori hanno così scoperto decine di esemplari, come Duccio, il noce di Alberto sopravvissuto a più riprese a prospettive nefaste, la quercia di Giacomino, messa a dimora da un bambino, i carpini di Francesco il guardiaparco, i tigli e i bossi di Agostino e Bruno, vicini di casa, la gaggia nata da sola e divenuta popoloso rifugio di cinciallegre. Curiosità per l’acero dei presidi, dono (alternativo alla classica targa) di un gruppo di dirigenti scolastici in occasione del pensionamento di Miroglio.

Per ogni albero una storia particolare di amicizie profonde e di amore per la natura.

Tra una sosta e l’altra dinanzi a piante, conchiglie e installazioni artistiche (particolare quella che ricorda la balena La Viglianottera, scoperta nel 1959 non lontano da Casa Matisse, la cui facciata è del tutto simile a quella del Museo Matisse di Nizza Marittima, ecco svelato un altro segreto), letture con l’attore Aldo Delaude su testi di Miroglio, sensibile scrittore, racconti orali, parentesi musicali e buone cose.

La visita ai giardini privati riconferma la felice intuizione di Verdeterra, rassegna ideata dall’Associazione culturale Comunica, che da dieci edizioni registra tra gli appuntamenti più riusciti del proprio programma proprio le soste agli scrigni privati che, per l’occasione, aprono i cancelli.