Goria GiovanniSono arrivati in molti a ricordare Giovanni Goria nella Sala della Regina a Palazzo Montecitorio, per la cerimonia di Commemorazione nel ventennale della morte. Molti volti noti e molti amici che hanno condiviso con lui l’esperienza di Governo, e altri che lo hanno conosciuto nella sua sfera privata, quella che ha saputo tenere al riparo dall’interesse mediatico. A ricordarlo con la sobrietà che gli era propria, come ha sottolineato Marco Damilano che ha coordinato gli interventi, sono stati Giuseppe Pisanu, Vincenzo Scotti, Maurizio Sacconi e Sergio Mattarella. Marco Damilano, dopo avere salutato i presenti ha dato lettura del messaggio che il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha voluto inviare per l’occasione, in cui lo ricorda come “uomo del Parlamento e di Governo, giovane Presidente del Consiglio, Goria ha caratterizzato la sua azione politica per la concretezza e l’equilibrio delle scelte e per il suo stile di vita che ha lasciato un ricordo di serietà e sobrietà e un retaggio di stima e considerazione da parte dell’intero mondo politico.” È il figlio Marco poi a ricordare che la memoria di Gianni, come lo chiamavano gli amici, vive da dieci anni anche attraverso l’azione della Fondazione a lui intitolata, che assegna borse di ricerca a giovani laureati attraverso il Master dei Talenti della Società civile, grazie alla Fondazione Crt, e organizza incontri e dibattiti su temi di pubblico interesse. ( www.fondazionegoria.it) “Goria, con un nuovo stile era una risposta di innovazione e modernizzazione del Paese, fu un rinnovatore e non un rottamatore, capace di ottenere un grande consenso elettorale come i 640000 voti alle europee del 1989 (primo in Europa)”È anche con queste parole che Damilano ha introdotto gli interventi dei relatori che hanno ricordato Goria. Pisanu ha poi voluto inquadrare storicamente il periodo di grande complessità che Goria si trovò a fronteggiare, “in cui seppe dimostrare competenza e visione politica e la capacità di decisioni rapide e coraggiose oltre a un alto senso dello Stato, del dovere e della moralità.” Anche Scotti e Sacconi ne hanno sottolineato più volte l’alta dimensione politica di chi “non disdegnava di leggere i dossier, che insieme ai suoi collaboratori voleva mettere ordine, un uomo solido nella visione e nell’azione.” Sergio Mattarella ha ripercorso le difficoltà che il Governo Goria si trovò ad affrontare, come la crisi del Golfo e l’alluvione in Valtellina. “Non solo le affrontò, ma seppe impostare riforme importanti per il futuro come se dovesse governare senza tempo, pur sapendo bene che non era così, senza rifugiarsi dietro il comodo riparo della provvisorietà, perché il senso del dovere istituzionale e morale imponeva di governare in qualunque momento.” Nell’occasione è stata presentata dagli autori, Paolo Giaccone e Francesco Marchianò, la biografia “Giovanni Goria: il rigore e lo slancio di un politico innovatore” edita da Marsilio editore e in vendita in libreria.