I dentisti  Andi Asti incontrano i detenuti  nel carcere di Quarto  per promuovere la salute orale. ” Il corretto igiene  della bocca,  l’ uso regolare di spazzolino e dentifricio sono  fondamentali  per prevenire le malattie del cavo orale    e generano  riflessi positivi sul benessere  psicofisico”. Questo è il claim che porta avanti la fondazione Andi onlus, nata  in seno all’ Associazione Nazionale Dentisti Italiani che, con i suoi 23000 soci, è l’associazione odontoiatrica maggiormente rappresentativa in Europa. La  scelta  di  intervenire all’interno degli istituti penitenziari italiani,  è dovuta  alle  enormi carenze nell’igiene orale di base insieme ad un altissimo rischio di trasmissione di virus e batteri. Nasce così il progetto  Salute orale negli Istituti Penitenziari che  promuove  l’igiene orale attraverso  la sensibilizzazione e la  formazione   del personale  infermieristico   del personale di custodia degli Istituti Penitenziari  e una serie di incontri   rivolti ai detenuti  con lezioni igiene orale,  cenni all’ anatomia della bocca,  la dieta sana la prevenzione  delle infezioni crociate , la distribuzione di materiale informativo, insieme ad un kit di spazzolino e dentifricio. Dall’accodo  di collaborazione  tra Andi  Ministero di Grazia e Giustizia , Provveditorato alle Carceri del Piemonte  è   caduta la scelta sulla Casa Circondariale  di Asti che ospita 400  detenuti di cui  100 in regime di massima sicurezza  e 300 in regime ordinario che sono  per il 60% extracomunitari. Dopo  la fase  di incontro con il personale carcerario dello scorso dicembre,  inizia martedì 19 febbraio la prima  “lezione”  rivolta  a 50 detenuti  in regime ordinario.   L’incontro  è il primo che si realizza nel Paese e servirà sia ad Andi che  al Provveditorato  alle carceri per testare il programma che  si spera di  diffondere  in tutta Italia. “Andi  Asti  metterà a disposizione  del progetto –  dichiara  Davis Cussotto, presidente di Andi  Asti – i supporti audiovisivi e  i docenti volontari  Rosanna Mastio, Annalisa Bosco ed io”.