angioletti rifiutiUna cittadina ci segnala una bella storia di civiltà ed educazione ambientale che arriva da piccoli studenti astigiani. “Ricordate il ventiquattrenne che spazza gratuitamente e quotidianamente via Omedé e corso Matteotti?  – ci racconta Elisa – Ebbene i ragazzi della scuola primaria G. Ferraris, insieme ad alcuni volenterosi genitori,  anche se solo per  un giorno, hanno seguito il suo esempio. Sabato scorso si sono dati appuntamento davanti alla scuola,  muniti di guanti, sacchi, qualche scopa e paletta, giubbotti ad alta visibilità, ma soprattutto carichi di  entusiasmo e di buona volontà.  Gli angioletti dei rifiuti – potremmo chiamarli così sulla falsariga dei giovani volontari delle alluvioni – ,  sguardo rivolto sempre a terra, hanno percorso le vie intorno alla loro scuola fino ai giardini pubblici, le  stesse vie che peraltro avevano già perlustrato qualche mese fa per rendersi  conto della situazione di  degrado. Non solo hanno raccolto l’immondizia per terra separando plastica e lattine,  carta e vetro, ma  c’era chi, tenendo in mano cartelloni e distribuendo volantini realizzati in classe e a casa, invitava la gente a  gettare i propri rifiuti nei cestini.  Quali sono state le reazioni dei passanti e dei residenti? Molti consensi, addirittura qualche applauso, un  po’ di indifferenza e un pizzico di incomprensione.  A completare la significativa mattinata non è mancata neppure un’interessante lezione naturalistica sugli  alberi più significativi dei nostri giardini pubblici: la pawlonia, la quercia, il gingko biloba, gli ippocastani …  grazie alla preziosa collaborazione e alla disponibilità dei volontari Giancarlo e Vilma di Legambiente.   Constatando la crescente maleducazione nelle nostre città, viene da pensare che uno dei requisiti per  mantenere oppure ottenere la cittadinanza dovrebbe essere il rispetto dell’ambiente in cui tutti viviamo.  Questi bambini hanno dimostrato di avere sicuramente più senso civico di certi adulti!  Ma alla fine qual è stato il bottino  della mattinata? Da una stima molto approssimativa oltre 10 kg di rifiuti!  Niente male, se si considera la zona non molto ampia  e il breve tempo impiegato. E non possiamo neppure  accusare gli operatori ecologici di non fare il loro lavoro se, tornando a casa,ripercorrendo le stesse vie,  rifiuti nuovi  fiammanti  facevano già di nuovo mostra di sé. Non importa. Perché se anche un solo  maleducato grazie al vostro gesto simbolico si corregge, cari bambini ecologici, significa che il vostro  impegno non è stato inutile”.