Tempio crematorio_6370cmjkIl Consiglio Regionale ha approvato ieri la delibera di Giunta inerente la realizzazione di nuovi cimiteri e crematori. In particolare, per quanto riguarda i nuovi crematori, al di fuori dell’area della città metropolitana, sono stati fissati tre criteri fondamentali: l’impianto dovrà realizzare almeno 1200 – 1300 cremazioni all’anno; avere un bacino di utenza di riferimento di 500 mila abitanti, (numero raggiungibile anche attraverso associazioni di Comuni, Unioni o convenzioni) che corrisponde a circa 5 mila decessi annui e mantenere una distanza minima di 50 Km da una struttura all’altra, garantendo, comunque, la realizzazione di un impianto ogni provincia. “Questo passaggio – ha spiegato Il Consigliere Angela Motta –  è una garanzia importante per la nostra provincia che ha visto la realizzazione da pochi mesi di un forno crematorio gestito dall’Asp”. Si è altresì stabilita la necessità che i cimiteri di nuova costruzione o in fase di ampliamento o ristrutturazione siano dotati di una sala di commiato, in grado di  svolgere un’importante funzione soprattutto per coloro che scelgono un funerale laico e si richiama la disciplina per l’istituzione dei cimiteri per animali d’affezione, segno di grande civiltà. “Nessuno vuole creare regimi di monopolio – ha aggiunto Angela Motta – ma non potevamo lasciare una situazione non regolamentata, all’interno della quale sono stati fatti anche investimenti pubblici. Siamo giunti a una buona soluzione di mediazione, che non mantiene solo l’esistente ma prevede una clausola a favore anche dei progetti già avviati”. L’assessore alla Sanità Antonio Saitta, presentando la delibera ha affermato che “si tratta di un documento equilibrato, che salvaguarda gli impianti esistenti, specie quelli in fase di avvio, contemperando la liberalizzazione e la necessità di regolamentare e che recepisce le raccomandazioni del Consiglio delle autonomie locali per i piccoli Comuni”.