Municipio di AstiSaranno portate giovedì in consiglio comunale le nuove tariffe della tassa rifiuti. La determinazione del costo del servizio. Il costo che devono pagare i cittadini è pari al costo complessivo dei servizi. Rispetto allo scorso anno una lieve riduzione del costo previsto di smaltimento e il mancato “ribaltamento” di alcuni costi che erano stati sostenuti nel 2012 e avevano pesato sul 2013 avrebbe determinato una  lieve riduzione della spesa complessiva prevista per il 2014 rispetto al 2013, che però viene compensata dall’onore per una serie di interventi supplementari che verranno realizzati per migliorare la pulizia della città, che di seguito vengono descritti. Interventi per maggior pulizia. Con il 2014 l’amministrazione intende migliorare la qualità della pulizia della Città, comprese le frazioni. Si darà quindi incarico di pulire porzioni di Città che fino ad oggi non rientravano nel contratto di servizio e quindi risultavano “terra di nessuno” (aiuole, bordi strada, fossati, alcuni spazi pubblici, quali la zona retrostante la caserma Colli di Felizzano, che in passato non sono mai stati presi in considerazione e pertanto risultano particolarmente sporchi). Sarà inoltre effettuato un passaggio settimanale aggiuntivo nei punti ove si registrano abituali abbandoni di rifiuti (nei pressi di alcune campane del vetro, etc.). Sarà inoltre mantenuto lo spazzamento meccanizzato anche in inverno. Maggiori controlli e sanzioni. Gli ausiliari ambientali. Accanto allo sforzo per una maggiore pulizia Comune e ASP si attrezzeranno per formare e addestrare quattro “ausiliari ambientali”, che faranno controlli mirati nei luoghi ove si verificano abbandoni ricorrente di rifiuti, nonché nei luoghi in cui bidoni e sacchi vengono posti sulla strada fuori dagli orari previsti. Proprio perché la raccolta e la pulizia dei rifiuti abbandonati comporta costi molto gravosi per i cittadini, si vuole combattere il fenomeno anche con la vigilanza e applicando sanzioni che la Polizia Municipale farà scattare sulla base dei verbali degli ausiliari ambientali. Informazione ai cittadini. Sarà anche prevista una campagna informativa (l’ultima risale a circa otto anni fa) per ricordare ai cittadini i corretti comportamenti ambientali. Sconti per chi espone bidoni e sacchi sulla pubblica via. La normativa del 2014 consente di ripristinare gli sconti, per chi espone i bidoni e i sacchi sulla pubblica via, che l’anno scorso erano vietati. Lo sconto sarà del 25% sulla “parte variabile” della tassa, pari a circa il 11% complessivo. Le bollette mai pagate, del periodo 2004-2013. Con le nuove tariffe l’Amministrazione intende anche dare soluzione al più importante problema finanziario sollevato dal Collegio dei Revisori dei Conti, nel parere “non favorevole” dato al conto consuntivo 2013: la presenza di circa 13 milioni di euro di bollette dei rifiuti non pagate risalenti al periodo 2004-2013. Si tratta per lo più di bollette trasmesse a EQUITALIA dall’Asp, che fino al 2012 curava per conto del Comune la riscossione, per le quali non si è ancora avuta notizia dell’esito dell’azione di recupero. Vi è il timore che molte bollette (soprattutto quelle più vecchie) non saranno recuperate perché i debitori potrebbero risultare irreperibili o nullatenenti. In alcuni casi potrebbero esserci stati anche errori e duplicazioni di bollette. I revisori hanno quindi lanciato l’allarme sullo sbilanciamento che nei prossimi anni questo fenomeno potrebbe determinare sui conti comunali. Per far fronte a questo rischio e per coprire questo potenziale “buco” relativo agli anni passati, si inizia un faticoso ma inevitabile percorso che comporta un prelievo di somme aggiuntive sulla tassa rifiuti che vengono accantonate per “pareggiare” i crediti che, man mano, nei prossimi anni risulteranno inesigibili. Per “mettere in sicurezza” i conti della Città quest’anno si intraprendono quindi le seguenti azioni. Si introduce nel piano finanziario della tariffa 2014 un prelievo aggiuntivo di 893.000 euro destinato a coprire una prima tranche dei debiti pregressi,  che si aggiunge a un altro fondo interno al bilancio comunale, ricavato invece vincolando una parte dell’avanzo di amministrazione 2013, di 1.239.000 euro. Si cominciano quindi ad accantonare nel 2014 oltre 2 milioni di euro. Per evitare poi che il problema si riproduca in futuro, si aumenta al massimo consentito dalla legge anche il fondo per le possibili insolvenze dell’anno in corso portandolo dai circa 80.000 euro dello scorso anno a 860.000 euro. Secondo i conti fatti dal Comune con questi accantonamenti (da inserire anche nelle bollette degli anni venturi) il problema dei vecchi crediti 2004-2013, sarà riassorbito man mano che gli stessi diventeranno inesigibili, in un lasso temporale che potrebbe andare tra i dieci e i quindici anni, a seconda di quale risulterà l’effettivo ammontare degli stessi. Per far fronte a questa situazione, quindi, sulle bollette del 2014 grava un prelievo aggiuntivo di circa 1.750.000 euro. Il “conto” per i cittadini astigiani. L’aggravio di 1.750.000 euro finalizzato ad accantonare il fondo per gli eventuali crediti inesigibili andrà a gravare sulle spalle dei cittadini. Rispetto allo scorso anno, però, non si avrà un aumento significativo delle bollette, perché questo prelievo aggiuntivo viene compensato dal fatto che, per fortuna, scompare il prelievo aggiuntivo di 30 centesimi a metro quadro imposto lo scorso anno dallo Stato, non riproposto nel 2014. Il risultato finale è che nonostante l’aggravio per i vecchi debiti e per i servizi aggiuntivi finalizzati a migliorare la pulizia della Città, le tariffe saranno sostanzialmente invariate per le famiglie e aumentate di pochi punti percentuali per le imprese. Chi espone sulla pubblica via bidoni e sacchi potrà inoltre beneficiare dello sconto del 25 % sulla parte variabile della tariffa (pari a circa il 11% sul totale): le famiglie  che espongono i bidoni beneficeranno quindi complessivamente di una riduzione complessiva dal 5 al 10 % rispetto allo scorso anno, mentre per le imprese il conto resterà sostanzialmente invariato. Categorie specifiche. Qualche scostamento più significativo si verificherà per categorie particolari di contribuenti, per i quali il sistema rigido, imposto dal Governo lo scorso anno, aveva determinato delle storture oggi superabili grazie al fatto che la nuova normativa consente ai Comuni di derogare ai paletti ministeriali, se dimostrano documentalmente che il costo di raccolta e smaltimento è molto inferiore o superiore a quello risultante dall’applicazione asettica dei parametri. Ad esempio nel 2014 spenderanno di più gli ambulanti, i quali nel 2012 spendevano circa 230.000 euro a fronte di un costo reale per la raccolta, smaltimento dei rifiuti e pulizia delle piazze cittadine dopo i mercati di circa 600.000 euro. Nel 2013 l’applicazione della tariffa ministeriale rigida aveva ulteriormente ridotto la loro tassa, portandola a un gettito complessivo di circa 60.000 euro: solo un decimo del costo reale, con i restanti nove decimi a carico di tutti i restanti cittadini. Nel 2014 gli ambulanti tornano alla tariffa del 2012, con un onere complessivo che torna di circa 235.000 euro. La maggior aderenza del costo reale alla tassa è anche presupposto utile per incentivare il contribuente a condotte virtuose. Ad esempio se dalla collaborazione con gli ambulanti scaturirà una organizzazione della raccolta rifiuti e della pulizia dei mercati idonea a ridurre i costi, potrà essere proporzionalmente ridotta per l’anno futuro la loro tassa.