autostrada Asti - Cuneo“Dobbiamo spingere per la realizzazione della tangenziale sud ovest sul lungo Borbore”. Le parole del sindaco Fabrizio Brignolo avranno fatto correre un brivido freddo lunga la schiena a tutti gli ambientalisti che per anni si sono battuti contro la realizzazione del tanto discusso progetto. Molti di voi ricorderanno l’attenzione che venne riservata da media e opinione pubblica sul progetto iniziale: un tracciato autostradale a quattro corsie che si snodava per circa 10 kilometri (considerando il tratto da San Marzanotto Piana fino al casello di Asti Ovest e le bretelle di collegamento, tra cui quella diretta verso il Cardinal Massaia) alla “modica” cifra di 375 milioni di euro, al punto che in molti la definirono la tangenziale più cara d’Europa. La bozza nonostante i diversi accorgimenti in corso d’opera (corsie ridotte da quattro a due, una rotatoria invece degli svincoli in corso Alba e un conseguente risparmio di circa 100 milioni di euro) venne accantonata dopo aver incassato il parere negativo del Ministero dei Beni Culturali e quello dell’Ambiente. Oggi se ne torna a parlare dopo l’incontro avuto da Brignolo con l’assessore regionale Balocco per fare il punto sull’iter della Asti Cuneo. “E’ stata una semplice discussione tecnica, eventuali sviluppi li avremo tra un mese. L’unica certezza – precisa Brignolo – è che Asti ha bisogno di risolvere i problemi di viabilità riscontrati in corso Don Minzoni e corso Torino: le lunghe code creano disagio agli automobilisti ed i gas di scarico delle vetture sono tra le principali fonti d’inquinamento atmosferico”.  Il sindaco ha sotto gli occhi il recente dossier di Legambiente dedicato allo smog nei capoluoghi di provincia, “Mal’aria 2015”, dove Asti (assieme a Torino ed Alessandria) ha fatto registrato dall’inizio dell’anno, un giorno su due, il superamento della soglia massima consentita di Pm10. La costruzione di un nuovo raccordo stradale andrebbe a soddisfare l’esigenza di decongestionare il traffico ed eviterebbe il concentrarsi delle esalazioni prodotte dalle auto accese ma in sosta forzata. Altre soluzioni, come estendere il perimetro della zona ZTL, sono già state messe alla prova e poi bocciate nel passato: Brignolo ricorda l’esperimento in piazza Cattedrale, abbandonato dopo che si registrò un eccessivo ingolfamento del traffico sull’anello esterno cittadino. Una traccia di quella che potrebbe essere la nuova bretella sul lungo Borbore, prendendo spunto dal recente passato, è il progetto che Vogliono elaborò nel 2002 e che comprendeva  un tratto di strada che si doveva estendere da San Marzanotto Piana fino al casello di Asti Ovest, scavalcando il fiume Tanaro e costeggiando a raso le rive del Borbore, non passando quindi per il quartiere di Corso d’Alba, segmento che è invece era previsto nel tracciato della TSO e suscitò polemiche per la tutela del quartiere. Brignolo non si sbilancia e punta a riprendere l’argomento solo quando saranno raggiunti accordi con le richieste della Regione. Cambiando radicalmente argomento, il Sindaco si dice sereno sull’edizione 2015 del Festival delle Sagre: “Sono convinto che non esistano rischi reali, la Camera di Commercio troverà una soluzione in accordo con enti privati e proloco. Le Sagre sono una manifestazione molto importante per Asti sia a livello culturale che economico e il Comune continuerà ad offrire supporto nella macchina organizzativa (organizzando la viabilità e gestendo lo spostamento degli arredi)”. Fabio Ruffinengo