Il 31 dicembre si è  conclusa la campagna di vaccinazione contro l’influenza: le dosi di vaccino antinfluenzale, distribuite dall’Asl AT ai medici di famiglia a partire dal 24 ottobre, sono state 42mila. “Anche quest’anno – ricorda Anna Maria Marchisio, referente dell’Azienda sanitaria per le vaccinazioni – il vaccino era efficace contro il virus AH1N1”.
La sindrome influenzale, sino ad oggi, si è manifestata sotto la soglia epidemica: i dati locali, in coerenza con quelli regionali e nazionali, indicano che l’attività dei virus influenzali è stata tutto sommato moderata e paragonabile a quella delle scorse stagioni, ad eccezione di quella pandemica del 2009-2010.
Nell’ultima settimana di dicembre, il sistema di sorveglianza sull’influenza gestito dall’Istituto Superiore di Sanità ha registrato un’incidenza totale di circa 4 nuovi casi ogni mille abitanti, che equivale a 1.000 assistiti sull’intero territorio astigiano. Quelli più colpiti sono stati i bambini e i ragazzi, in particolare nella fascia d’età tra zero e quattordici anni: in questo caso si arriva ad un incidenza relativa che supera gli 8 casi su mille.
I principali destinatari della campagna preventiva sono stati gli over65enni, nonché le persone affette da alcune patologie di base che aumentano il rischio di complicanze in caso di influenza. Gli esiti di queste vaccinazioni sembrano essere positivi dal momento che proprio nella fascia di popolazione sopra i 65 anni di età si sta registrando la minore incidenza relativa: nell’ultima settimana di dicembre 2 nuovi casi su mille.
Le statistiche settimanali vengono aggiornate grazie ai cosiddetti “medici sentinella” che garantiscono un monitoraggio costante su un campione significativo di assistiti.
Per il momento non è possibile prevedere esattamente il picco di diffusione, ma, se l’andamento rimarrà in linea con quello degli anni scorsi, è pensabile che si possa registrare tra la fine di gennaio e la metà di febbraio (vedi grafico).
Ai fini della prevenzione rimangono invariate le raccomandazioni per l’adozione delle cosiddette “precauzioni universali”: lavarsi le mani (in assenza di acqua, usare gel alcolici), coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, stare a casa al manifestarsi di sintomi evidenti e febbre. Si tratta di precauzioni semplici, riconosciute come pratiche corrette ed efficaci dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.