Quinto numero dell’anno per la Gazzetta d’Asti che nel 2022 spegne 123 candeline. Ecco i principali argomenti trattati sul giornale in edicola da venerdì 11 febbraio 2022.

Il bilancio è ok ma salgono le rette

Il bilancio della Casa di Riposo Città di Asti è ok, ma per raggiungerlo è stato necessario aumentare le rette degli ospiti in alcuni casi fino all’80%.

Ci spiega tutto Mario Pasino, commissario della struttura subentrato in estate al dimissionario Carlo Camisola. Intanto emerge che la casa di riposo, la più grande del Piemonte, ha 8 milioni di euro di debiti, di cui 2 milioni di mutui o bancari.

Giornata del Malato in tono minore

Mentre ripartono molte iniziative pastorali (nelle pagine di vita diocesana si parla del Centro missionario, di Migrantes, della pastorale giovanile e della famiglia) ancora una volta per la Giornata del Malato si  sceglie la strada della prudenza. Una decisione molto significativa.

E’ dall’inizio della pandemia che si parla dell’ospedale e della sanità come “prima linea” di una guerra in corso. E in prima linea non si scherza, anche se il resto della nazione cerca di recuperare la normalità, così come in guerra la vita va avanti nonostante le prime linee.

Ma è anche una situazione simbolica. La dimensione di fragilità e di dolore è la prima linea di ogni essere umano. E’ vero che non è tutta la vita, come l’ospedale non è tutta la città. Ma è da come si trattano queste prime linee che si misura l’umanità di un intero sistema.

Mascherina all’aperto, da oggi addio

Ancora novità sul fronte covid. Sono state pubblicate le ultime indicazioni che fanno sperare nell’effettivo ritorno alla normalità.

La prima data clou è proprio oggi, venerdì 11 febbraio, giorno in cui riaprono le discoteche, accessibili solo con green pass rafforzato, ma soprattutto decade in tutta Italia, e non solo in zona bianca, l’obbligo di utilizzo delle mascherine all’aperto. Restano obbligatorie al chiuso e ogni qualvolta, anche all’aperto, non sia possibile garantire il distanziamento. 

Per quanto riguarda le discoteche, bisognerà indossare la mascherina, a meno che non si sia in pista a ballare; il limite di capienza non potrà essere superiore al 75 per cento all’aperto e 50 per cento al chiuso rispetto a quella massima autorizzata. Stesso discorso per gli stadi, che dal 1° marzo potranno ripartire dal 60 per cento di capienza, fino ad arrivare gradualmente al 100 per cento. 

Altra data significativa sarà il 31 marzo quando scadrà la proroga dello stato di emergenza. Con la sua fine potrebbe terminare anche l’obbligo di mascherine al chiuso; tutto dipenderà, come sempre, dall’andamento del quadro epidemiologico. La fine dello stato di emergenza non comporterà però la fine del green pass. È probabile infatti che l’obbligo di esibirlo sarà prolungato almeno fino all’estate. Il cronoprogramma attuale terminerà con il 15 giugno, data in cui scadrà l’obbligo di vaccinazione per gli over 50 residenti in Italia. È estesa fino a questa data anche la vaccinazione obbligatoria per medici, infermieri, personale delle Rsa, personale della scuola, del comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico, nonché della polizia locale.

Focus: la sereni orizzonti punta l’Hasta

Ancora novità sul fronte covid. Sono state pubblicate le ultime indicazioni che fanno sperare nell’effettivo ritorno alla normalità.

La prima data clou è proprio oggi, venerdì 11 febbraio, giorno in cui riaprono le discoteche, accessibili solo con green pass rafforzato, ma soprattutto decade in tutta Italia, e non solo in zona bianca, l’obbligo di utilizzo delle mascherine all’aperto. Restano obbligatorie al chiuso e ogni qualvolta, anche all’aperto, non sia possibile garantire il distanziamento. 

Per quanto riguarda le discoteche, bisognerà indossare la mascherina, a meno che non si sia in pista a ballare; il limite di capienza non potrà essere superiore al 75 per cento all’aperto e 50 per cento al chiuso rispetto a quella massima autorizzata. Stesso discorso per gli stadi, che dal 1° marzo potranno ripartire dal 60 per cento di capienza, fino ad arrivare gradualmente al 100 per cento. 

Altra data significativa sarà il 31 marzo quando scadrà la proroga dello stato di emergenza. Con la sua fine potrebbe terminare anche l’obbligo di mascherine al chiuso; tutto dipenderà, come sempre, dall’andamento del quadro epidemiologico. La fine dello stato di emergenza non comporterà però la fine del green pass. È probabile infatti che l’obbligo di esibirlo sarà prolungato almeno fino all’estate. Il cronoprogramma attuale terminerà con il 15 giugno, data in cui scadrà l’obbligo di vaccinazione per gli over 50 residenti in Italia. È estesa fino a questa data anche la vaccinazione obbligatoria per medici, infermieri, personale delle Rsa, personale della scuola, del comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico, nonché della polizia locale.

Focus: la Sereni Orizzonti punta l’Hasta

Il nostro Focus della settimana prende in esame la ricezione alberghiera della città alla luce dei tanti hotel diventati nel tempo dei contenitori vuoti: dal Salera all’Hasta di Valle Benedetta all’albergo Reale, che è chiuso dal 2020 per lavori di ristrutturazione e in attesa di una possibile vendita. Sull’Hasta c’è il forte interessamento della Sereni Orizzonti per trasformarlo in una casa di riposo.

La variante

Buona notizia per Montegrosso: al via i lavori per la realizzazione della variante che eliminerà il traffico pesante dalla via centrale del paese (via XX Settembre). In questi giorni sono in corso le “prove su piastra”. I lavori dovrebbero terminare a settembre 2022. 

In piazza per conoscere cosa c’è oltre il confine

Memorandum Italia-Libia ma anche gli appuntamenti del territorio per non dimenticare quello che accade fuori dai nostri confini. Tante sono infatti le manifestazioni per ricordare la necessità di informare e di crearsi una coscienza civile organizzati per le prossime settimane dalla rete Welcoming Asti, dai presidi alla staffetta sulle rotte tracciate dai migranti.  In attesa di capire se l’accordo con la Libia sul controllo del mare  e degli sbarchi verrà rinnovato.

L’Asti riparte da Riccardo Boschetto

Lunedì il direttore sportivo Tony Isoldi ha chiamato Davide Montanarelli per comunicargli che non era più l’allenatore dell’Asti. Una decisione della dirigenza presa a causa di uno spogliatoio ormai spaccato. Al suo posto è stato chiamato Riccardo Boschetto, lo scorso anno alla guida del Saluzzo che aveva portato alla salvezza in serie D.