Premiato a Roma il progetto “2Q” (qualità quotidiana) della cucina targata Asl AT: quella astigiana è infatti tra le quattro realtà a livello nazionale ad aver ottenuto il riconoscimento “Italia a tavola 2010”, rilasciato nell’ambito della presentazione ufficiale dell’omonimo rapporto annuale sulla sicurezza alimentare realizzato da Movimento difesa del cittadino (MDC) e Legambiente.
Il riconoscimento è  stato assegnato in collaborazione con l’Associazione italiana per l’agricoltura biologica (Aiab) e la Federazione italiana pubblici esercizi (Fipe).
Ha ritirato il premio il direttore generale Luigi Robino: ”Siamo orgogliosi – commenta – di veder confermata la validità di un’idea che stiamo realizzando da ormai due anni. Al centro del nostro modello di ristorazione ospedaliera c’è il paziente: con diete personalizzate, vogliamo migliorare le sue condizioni di ricovero e i tempi del suo ritorno a casa”.
Ad applaudire Robino, al momento della premiazione, anche il comandante dei carabinieri dei Nas, generale Cosimo Piccinno, e Silvio Borrello, direttore generale del Ministero della Salute.
All’Asl AT i cibi sono acquistati in base a standard che privilegiano la qualità del prodotto e la sua provenienza: la tracciabilità e la freschezza sono garantite annualmente attraverso una quarantina di gare d’appalto per le forniture.
L’esempio di Asti rappresenta però solo una delle due facce della medaglia: non a caso, il rapporto “Italia a tavola 2010” svela i casi di illegalità nella filiera alimentare, che vanno dalla sofisticazione dei prodotti a marchio protetto al commercio di derrate pericolose per la salute. Da sottolineare l’importanza dell’attività di controllo delle forze dell’ordine: 34.675 le ispezioni fatte dai Nas nel 2009 (il 18,7% in più rispetto all’anno precedente).
“Scegliendo il cibo sicuro e di qualità – conclude Robino – si premiano i produttori virtuosi e le eccellenze del territorio. Un meccanismo che genera pertanto anche una ricaduta positiva sull’economia della nostra provincia”.