Incontreranno i vertici dell’Unione Industriale questo pomeriggio i rappresentanti dei lavoratori dell’Askoll l’azienda di motorini elettrici di Castell’Alfero a serio rischio di chiusura. Intanto peròò gra parte degli oltre 220 dipendenti dell’azienda con sede principale a Vicenza si sono radunati in piazza Medici, al termine di un corteo partito in mattinata da Castell’Alfero e che passando per corso Casale ed altre importanti arterie cittadine ha paralizzato il traffico della zona est di Asti. I lavoratori, protagonisti nei giorni scorsi anche di una serie di incontri importanti in Regione e al Ministero, chiedono alla presidente dell’Unione Industriale Paola Malabaila di fare qualcosa, di dare un segnale. Contrari alla chiusura e anche alla delocalizzazione all’estero dell’impresa i dipendenti si fanno forza della loro professionalità. “Nel nostro stabilimento offriamo garanzie di ritmi produttivi elevati e di una qualità indiscussa – commentano -. In caso di trasferimento all’estero ci vorrebbe oltre un anno per raggiungere i nostri attuali standard”. In attesa del prossimo incontro a Roma, il 21 marzo, e di quello in Regione, domani (solo fra assessori competenti e vertici aziendali) i sindacati stanno lavorando per organizzare una plenaria con gli Amministratori locali. Fotodi Roberto Signorini
L’Askoll in corteo davanti all’Unione Industriale
