E’ stato sgomberato questa mattina il palazzo di corso Casale, ad Asti. Parliamo dei civivi 126 e 132 dove  da anni vivevano alcune persone e dove un paio di settimane fa era già stato fatto un censimento degli abitanti.

Oggi polizia, carabinieri, vigili del fuoco, municipale, tecnici dell’Enel, un’ agenzia di sicurezza privata verso le 7 hanno cominciato lo sgombero della palazzina. Solo un paio di persone però erano ancora nello stabile e si sono allontanate senza problemi dallo stabile. L’unica famiglia che viveva nella palazzina è stata presa in carico dai Servizi Sociali. Mamma e figlia sono state inserite provvisoriamente  in una comunità mentre il padre ha trovato un’altra sistemazione. Ma proprio dai Servizi ci hanno assicurato che si tratta di persone che stanno collaborando per trovare insieme una situazione più stabile.

Gli altri occupanti invece hanno lasciato lo stabile autonomamente cercando da soli soluzioni alternative.

Sul posto anche i volontari e guardie zoofile dell’Enpa data la presenza di numerosi gatti. “Dallo scorso anno ad oggi abbiamo portato via una trentina di gatti che abbiamo sterilizzato e ricollocato – ci spiega una volontaria -. Ora all’interno ne sono rimasti un paio, ma speriamo di poterli prendere”. Nello stabile anche alcune galline che i proprietari hanno portato via e alcuni cani.

Tra loro Elisabeth e il suo padrone Donald, un giovane nigeriano che non si vuole separare dal suo cagnolone di 10 mesi. Per lui si sta lavorando a una soluzione.

Questa mattina sul posto anche i tecnici dell’Enel che si sono occupati di staccare gli allacci, abusivi, della luce, i vigili del fuoco che hanno portato via tutte le bombole di gas e alcuni operai che svuoteranno gli alloggi dagli arredi lasciati all’interno, arredi che verranno poi stipati in un magazzino nell’eventualità che i proprietari si facessero vivi.

Terminate queste operazioni di bonifica lo stabile verrà messo in sicurezza: verranno chiusi gli ingressi e installato un sistema di allarme. “Metteremo anche un servizio di vigilanza privata; in seguito lo stabile verrà ristrutturato e gli alloggi venduti”, ha spiegato l’avvocato della proprietà Stefano Borgo.

In corso Casale questa mattina c’erano anche i volontari del coordinamento Asti Est e alcuni esponenti di minoranza del consiglio comunale.”La città che vogliamo si occupa di ognuno. La città che vogliamo non separa gli affetti. La città che vogliamo non traccia di illegalità chi è costretto ad agire sul crinale dei codici di legge. La città che vogliamo è attiva e solidale, non allontana le persone, ma caccia i prepotenti e gli speculatori”, si legge in una nota del Coordinamento Asti Est.