Sia ad Asti che a Portacomaro Stazione e paese non sono mancati i commenti per l’elezione di papa Francesco. Mariangela Cotto incontrò per la prima volta Jorge Mario Bergoglio quando era cardinale, nel corso di un viaggio in Argentina nel 2002: “Ricordo un uomo di estrema semplicità, che era a suo agio nel parlare in piemontese (“Parluma piemunteis!”); insisteva molto sul fatto che l’Argentina (all’epoca dilaniata da una grave crisi economica, ndr) dovesse andare oltre la cultura dell’assistenzialismo, in quanto aveva le capacità per risollevarsi”. Cotto ricorda ancora: “Mi disse che sarebbe venuto molto volentieri ad Asti. Nel 2002 gli donai una bottiglia di grignolino, prodotto nella vigna dei suoi nonni, con un’etichetta dedicata per l’occasione. Bergoglio dimostrò di gradire molto”. Un’emozione che non riesce a celare neppure Valter Pierini, sindaco del paese. “Sono molto orgoglioso delle origini di papa Francesco – commenta -. Lo sentiamo parte della nostra comunità e gli siamo grati di aver portato Portacomaro alla ribalta del mondo”. Una gratitudine che il sindaco intende dimostrare personalmente al Pontefice invitandolo a trascorrere alcune ore nella sua terra d’origine e pensando anche a un viaggio a Roma per portare i saluti di tutto il paese. Sono invece parole di fede e speranza quelle pronunciate da don Andrea Ferrero. “Mi auguro che il Signore lo sostenga e che gli metta a fianco dei collaboratori validi. Spero inoltre che la scelta del nome sia indicativa, che porti, cioè, come San Francesco aveva fatto una nuova evangelizzazione e che il suo pontificato viva nel segno della povertà e della sobrietà”. Chi invece non è rimasto stupito dalla nomina a papa del cardinal Bergoglio è stato Giorgio Valpioca, proprietario dal 1990 della cascina di Bricco Marmorito dove sono nati gli avi del pontefice, ma anche amico intimo del Santo Padre. Un’amicizia nata dopo la visita dell’allora cardinale Bergoglio alla casa natia, datata 2011. “Poco prima del Conclave – racconta – ci siamo sentiti tramite mail e in questa occasione mi ha chiesto di pregare per lui. Come al solito mi è sembrato deciso e determinato, per questo la sua elezione non mi ha colto di sorpresa. In ogni sua missiva lasciava trapelare una forte personalità, fatta di capacità umane e culturali che lo hanno condotto alla guida della Chiesa Catttolica”. Per ulteriori dettagli e per conoscere le reazioni di Asti e dintorni alla notizia dell’elezione di Papa Francesco un ricco speciale della Gazzetta d’Asti in edicola da domani venerdì 15 marzo.