Nuovo faccia a faccia ieri pomeriggio in Comune tra gli Alpini di Asti e il comitato di cittadini nato per contrastare la costruzione della nuova casa alpina al parco Rivo Crosio.
Nell’incontro, presieduto dal sindaco Giorgio Galvagno, gli ambientalisti hanno presentato un progetto che mira ad offrire alle penne nere l’opportunità di insediarsi nel capannone attualmente occupato dall’Aism (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) sito in via Pietro Micca 1.
Il complesso immobiliare, facente parte del lotto ex Caserma Colli di Felizzano, è passato nel 1998 dal demanio statale al comune di Asti con il vincolo di riutilizzo per fini universitari, una garanzia che nel tempo ha perso di fondamento vista la concomitante inaugurazione della nuova sede universitaria nel piazzale De Andrè (fronte corso Alfieri).
Da 1996 al 2002 l’Aism ha condiviso i locali con l’associazione Bersaglieri, poi costretta ad abbandonare la sede per mancanza d’iscritti.
In passato il Comune ha utilizzato una porzione dello stabile come magazzino del Teatro Alfieri ma ora la zona appare abbandonata e in evidente stato di degrado.
Ancora oggi l’Aism occupa irregolarmente l’immobile (a causa del suddetto vincolo universitario) e la possibile condivisione dei locali con le penne nere potrebbe porre fine a questa precaria condizione.
“La passata esperienza con i Bersaglieri è stata assai positiva – ha dichiarato Alciati – e per questo siamo pronti a riproporla con gli Alpini. Lo stabile conta 500 mq di superficie calpestabile suddivisa su due piani e un parcheggio pubblico di circa 400 mq per 30 posti auto”.
Il fabbricato necessita alcuni interventi di manutenzione della facciata (che l’Aism sarebbe pronto a coprire in cambio di un regolare contratto di locazione) e il rifacimento del tetto, con lo smaltimento delle tegole in amianto e l’installazione di un impianto fotovoltaico, un’operazione che il Comune potrebbe mettere in pratica sfruttando gli incentivi statali previsti nel Quarto Conto Energia in vigore dal 1° giugno 2011.
Il presidente degli Alpini Adriano Blengio ha dichiarato di voler attendere una valutazione tecnica sulla fattibilità dell’opera ed ha posto alcuni condizioni: “Per valutare l’idoneità della proposta è necessario, innanzitutto, che con un atto formale il Comune s’impegni ad assicurare l’eventuale rimborso dei lavori fatti fino ad ora nel parco Rivo (per un ammontare di circa 150.000 euro) e che sia garantita la regolare continuità delle operazioni anche nel nuovo cantiere approvando un progetto in tempi rapidi”. Blengio ha invece rigettato la richiesta di stop dei lavori avanzata più volte dagli ambientalisti: “La risposta tecnica arriverà in tempi brevi ma nel frattempo in cantiere andrà avanti”.
La proposta ha già trovato il benestare del sindaco: “L’Amministrazione sarebbe disposta ad acquistare l’area al parco Rivo – ha ipotizzato Galvagno – e si potrebbe pensarne un riutilizzo per costruire un campo da pallacanestro o una pista per il pattinaggio”.
Fabio Ruffinengo