arazzeria scassa gazzetta d'astiDopo quattro ore e mezza di discussione, quasi raggiunta la mezzanotte, è stata aggiornata a mercoledì prossimo la trattazione in consiglio comunale della pratica relativa alla costituzione del Museo degli Arazzi Scassa. Restano infatti ancora da svolgere le repliche e la trattazione degli emendamenti, che saranno oggetto di un preventivo incontro tra proponenti, sindaco, assessore alla cultura e dirigente, lunedì prossimo, al fine di preparare e snellire i lavori del consiglio. Nonostante prese di posizione molto forti da parte della minoranza consigliare, nel corso della discussione si sono registrati anche degli avvicinamenti e a fine serata non sono mancate “prove di dialogo”, che dovrebbero proprio concretizzarsi nell’incontro di lunedì, che dovrebbe portare alla condivisione di alcuni emendamenti. “E’ importante –ha dichiarato il sindaco Fabrizio Brignolo- che tutti gli interventi svolti in consiglio, compresi quelli della minoranza, abbiano riconosciuto il valore artistico e culturale della collezione che viene donata al comune e quindi tutti condividano l’opportunità di mantenere ad Asti le opere e costituire il museo”. Ricevendo 42 arazzi, di cui 18 in donazione e i restanti in comodato, il Comune potrà allestire in palazzo Alfieri e nella ex sede della Biblioteca Civica il più significativo museo degli arazzi che si possa rinvenire forse a livello mondiale. La Città consentirà all’autore, Ugo Scassa, e alla moglie di poter rimanere a fianco delle opere frutto di una vita di lavoro, abitando un alloggio ricavato tra gli archivi e gli uffici della palazzina che affaccia su via Goltieri. “La preoccupazione che questa collocazione possa determinare oneri eccessivi per il Comune può essere fugata chiarendo meglio a tutti i contenuti degli impegni che assume l’amministrazione: per questo sono ottimista sul fatto che si possa arrivare a una condivisione più ampia della pratica” ha aggiunto.