alimentazione bambiniL’alimentazione è una componente importante della quotidianità dei ragazzi. Mangiare velocemente, e solo alcuni alimenti, di fattura industriale, condizionati da pubblicità, modelli e stili di vita televisivi pregiudica scelte più sane e “nostrane”. Un lavoro di approfondimento è stato presentato  martedì 28 aprile in Municipio con i docenti Vincenzo Gerbi e Giuseppe Zeppa Università degli Studi di Torino, Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (DISAFA) e l’Assessore  all’Istruzione Marta Parodi. La ricerca rientrava nelle attività di Sistema educativo locale attivate ogni anno dal Servizio Istruzione della Città e uno specifico “focus” alimentazione ha approfondito l’argomento, grazie a un gruppo di lavoro con gli insegnanti coinvolti, gli interventi in classe della dietista del Servizio di Refezione scolastica e di tre fattorie didattiche, la partecipazione ai Laboratori proposti da Istituto per l’Agricoltura Penna nel corso dell’evento denominato Agricola. La rilevazione ha inteso “esplorare” l’opinione dei ragazzi, avendo ben presente non tanto di ottenere indicazioni definite su base statistica quanto disporre di orientamenti, rielaborazioni, correttivi utili. E, non secondariamente, offrire ai partecipanti la possibilità di autovalutarsi. Quando i ragazzi vengono interrogati rispondono e con appropriatezza di descrizione e sensibilità. Sono cinque le aree tematiche indagate, connesse alle 29 domande proposte: Mangiare, Abitudini alimentari, Connessioni salutari, Televisione&Cibo, Immaginario. Alle 29 domande, semplici ma dettagliate, in un questionario reso opportunamente gradevole, non si sono sottratti i 203 ragazzi delle scuole Cagni, Rio Crosio, Pascoli, Baussano, Oberdan e della scuola dell’infanzia Collodi. “Ti piacciono le cose salate o dolci?”, la preferenza va al “dolce” (54%) senza disdegnare però il salato (35%). Tra le verdure piacciono di meno spinaci e finocchi insieme a piselli e zucchine, al contrario tengono le carote. Tra la frutta si conferma la mela e in negativo il kiwi. La maggior parte degli alunni (193) fa colazione al mattino preferendo (in 103) latte/the/caffè con cereali e biscotti; brioche, biscotti occasionalmente con liquidi (in 46); solo latte (16); e poi poco yogurt (1); frutta e succhi (8). Lo spuntino di metà mattinata è più articolato con merendina e brioche (45); panino o toast (in 40); biscotti e crostata (37); crackers e…taralli (24); solo 17 la frutta e 12 lo yogurt. Merenda con brioche (32) oppure pane e… (29),  focaccia o pizza (19), frutta (16), patatine e pop corn (15). Connesso alle abitudini alimentari il tema del “movimento”:  purtroppo solo il 27% va a piedi a scuola, in auto il 68%. Non fanno sport in 29 (14%) e non rispondono alla domanda in 26 (12%). Praticano calcio in 33, nuoto (31), ballo e danze (23), pallavolo (16), atletica (13), ginnastica artistica (12), avviamento allo sport (10), arti marziali (9). C’è chi fa sport dopo la scuola due/tre giorni la settimana (quasi 40%), chi una volta (19,70%), chi quattro/cinque (quasi 10%). La televisione “si accompagna” al cibo: si è chiesto “quando sei davanti alla televisione mangi? 138 i sì (68%), 56 i no (28%). Che cosa? Pop corn (15,61%), Patatine (13,29%), panino/toast/pizza (10,40%), biscotti (5,78%), frutta (4,62%). “La sera a cena mangi guardando la televisione?” 143 i sì (70,44%), 55 i no (27,09) Trattandosi di ragazzi si è rivelata interessante la sezione “Immaginario” che ha fornito curiosità e permesso alcune sottolineature. Tutte da leggere le “fantasie” evocate dalle cose dolci, spiazzanti “un cavallo la sua principessa e un cavaliere”, e “navigo in un mare di caramelle”, realistiche “viene la carie”, di buon auspicio “devono metterlo sempre questo cibo”. Immedesimandosi in frutta e verdura salgono sul podio mela banana fragola e ciliegia che distaccano uva e kiwi, e carote insalata pomodori e patate che battono spinaci e zucchine e, appaiati, broccoli, cetrioli fagiolini e peperoni. Buona la masticazione, preambolo a una buona digestione, con il 68,47% che mastica ”conta con le dita fino a cinque” prima di deglutire, contro un 29% più frettoloso. Coinvolte  nella ricerca le Insegnanti: Tiziana Bertolina, Cinzia Calosso, Angela Castino, Mariarosa Cipresso,  Vera Fasano, Antonio Ferrero, Elena Gino, Giampiero Monaca, Antonella Peretta, Nicoletta Rebaudengo,  Anna Maria Rivella, Maria Rosaria Russo, Marisa Sattanino, Luisa Sposato, Valeria Tomasini, Francesca Triberti. Naturalmente partecipato il dibattito, sollecitato dagli interventi dei docenti Gerbi e Zeppa, conoscitori delle proprietà e caratteristiche del cibo e della interpretazione via via attribuita agli alimenti da parte dei ragazzi. “A questo scopo”, hanno argomentato, “anche la “tecnologia” alimentare può aiutare a inventare una diversa combinazione per far gustare di più”. Con esempi, esperienze, il riferimento ad analoghe indagini si è confermata l’importanza di valutare e monitorare opportunamente la gradevolezza dei cibi.  “E crescere bambini sani, ha ricordato l’Assessore Parodi, aiuta a diventare adulti sani”.