Le batterie non sono tutte uguali, in quanto in commercio è possibile trovarne di tantissime tipologie differenti, dalle più tradizionali, come le pile alcaline, a quelle meno conosciute, come le pile zinco-aria.

Le prime, disponibili nei classici formati delle batterie tipo c, d, aa, aaa, e via dicendo, sono quelle normalmente utilizzate per alimentare dispositivi di vario genere, come i telecomandi, i giochi elettronici, gli orologi da muro e quant’altro.

Le seconde sono invece perlopiù pile a bottone utilizzate, fra le altre cose, per dare energia agli apparecchi acustici e ad altri dispositivi. 

Che cosa sono le pile zinco aria

Le zinco aria sono pile poco conosciute che presentano al loro interno un anodo di zinco e un catodo di ossigeno; a mano a mano che la pila cede energia, l’ossigeno, attraversando un elettrolita di tipo pastoso, ossida lo zinco, fino al completo esaurimento della carica di energia.

In alcuni casi, lo zinco è sostituito da altri tipi di materiali; in questo caso, si parlerà, più genericamente, di pile zinco metallo.

Tra le caratteristiche più interessanti di queste batterie mezza torcia vi sono il prezzo, decisamente contenuto rispetto a quello degli altri tipi di batterie, e l’elevato quantitativo di energia che sono in grado di fornire, il quale raggiunge i 200Wh/kg

I tipi tradizionali che sfruttano questo processo chimico non sono ricaricabili, in quanto, una volta ossidato, lo zinco non può più essere recuperato. Lo scorso anno però un team di ricercatori provenienti da Germania, Cina e USA, guidato dall’Università di Münster, ha scoperto un metodo per rendere le pile zinco aria ricaricabili.

Per raggiungere questo scopo, hanno sostituito l’elettrolita con uno di tipo liquido, idrofobo e in grado di rendere il processo reversibile, ossia consentire di ridare energia alle batterie

Pile zinco aria e pile zinco carbone: non sono la stessa cosa

Le pile zinco aria non devono essere confuse con le classiche pile zinco carbone, disponibili anche nei formati di pile mezza torcia, torce e via dicendo.

A differenza delle zinco aria, le zinco carbone contengono un catodo di grafite e un anodo di zinco. Si tratta di pile molto datate, oggi poco utilizzate a causa della scarsa energia fornita, insufficiente per alimentare la maggior parte dei dispositivi, e per il fatto di consumarsi molto rapidamente.

Le pile alcaline

Chi acquista pile tipo c, nella maggior parte dei casi si troverà fra le mani batterie C alcaline. Oggi molto diffuse e ampiamente utilizzate per alimentare vari dispositivi elettronici, le alcaline sono costituite da un anodo, ancora una volta, di zinco, e un catodo di ossido di manganese. Gli elettrodi possono essere di idrossido di potassio o altro composto alcalino.

Durante il funzionamento, il potassio non subisce alterazioni, mentre gli altri due elementi vanno incontro a esaurimento. Si tratta di pile non ricaricabili, ma di lunga durata ed estremamente affidabili per quanto riguarda il mantenimento costante della tensione elettrica.

Alcune marche di pile c alcaline possono comunque essere ricaricate utilizzando un normale caricabatterie o uno studiato appositamente per questo genere di pile.