Per via del coronavirus, il mondo del lavoro è proiettato a sfruttare al massimo le risorse e i benefici offerti dell’era digitale. Ne è un esempio Jobtech, la piattaforma di ricerca e selezione del personale completamente online, che offre anche opportunità di stage e tirocini per chi è pronto a fare il proprio ingresso nel mondo del lavoro.

L’epidemia da coronavirus ha messo in crisi l’intero sistema economico mondiale, ma ha anche instradato le aziende e i lavoratori verso nuove opportunità di crescita e di sviluppo. Non mancano infatti i settori che, nonostante l’emergenza, hanno continuato e continuano a crescere. Si pensi al comparto della logistica e a quello della Gdo, che in piena pandemia si sono trovati a gestire un incremento improvviso – e anche inaspettato – del proprio volume d’affari.

In altri casi, invece, la possibilità di lavorare a distanza, supportata dalla diffusione di tecnologie digitali e informatiche sempre più avanzate, ha consentito di continuare a fare business anche durante il periodo di lockdown.

Al digital, e al web in particolare, si rivolge anche chi è in cerca di un’occupazione o chi desidera affacciarsi al mondo del lavoro. Per supportare l’occupazione giovanile, il portale https://jobtech.it/ propone posizioni di stage e tirocini fungendo da intermediario tra i lavoratori e le aziende.

Jobtech è infatti un’agenzia di lavoro online operativa in Italia che gestisce anche tutti gli adempimenti burocratici necessari all’attivazione dello stage. Per i giovani e i neolaureati, il tirocinio in azienda è oggi una delle principali porte di ingresso al mercato del lavoro.

Tuttavia, durante i mesi più difficili della pandemia numerose imprese si sono viste costrette a interrompere l’attivazione degli stage, normati a livello regionale.

Dall’inizio di giugno le Regioni hanno invece “sbloccato” i tirocini (sia quelli già in corso che quelli ex-novo), lasciando alle imprese la scelta di svolgere le attività previste in modalità smart o di persona.

Come si è detto, il Covid ha generato caos anche nel campo dei tirocini, ma la situazione sta lentamente tornando alla normalità. A fronte di alcune Regioni che hanno riscontrato un vero e proprio calo del numero degli stage (prime fra tutte il Friuli-Venezia Giulia, la Val d’Aosta e l’Umbria), ve ne sono altre (la Calabria e la Sicilia) in cui la flessione è stata decisamente contenuta rispetto alla media del Paese.

I settori meno colpiti dalla diminuzione della domanda/offerta sono stati quello della Pubblica amministrazione, la sanità, le costruzioni, la logistica e l’istruzione.