È stato costituito anche ad Asti il comitato promotore del referendum sulla caccia. Il 3 giugno si terrà in tutto il Piemonte una consultazione attesa da 25 anni per regolamentare l’attività venatoria nella nostra regione; obiettivo del comitato è sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di una revisione delle norme che oggi mettono a rischio la sopravvivenza di numerose specie animali e la conservazione della biodiversità.
Inoltre, i cacciatori continuano a costituire un rischio per l’incolumità dei residenti e dei turisti, specie nel periodo estivo, e rappresentano un pericolo per la viabilità stradale, a causa degli attraversamenti di animali in fuga dalle battute di caccia.
I quattro quesiti referendari chiedono la riduzione delle specie cacciabili, il divieto di caccia la domenica, lo stop alle deroghe per la caccia sulla neve e il limite di carniere anche nelle aziende faunistico-venatorie.
In provincia di Asti nei prossimi giorni il comitato chiederà la posizione sul referendum dei candidati a sindaco nei comuni che il 6 e 7 maggio andranno al voto. Le risposte dei candidati verranno rese note alla stampa, affinché gli elettori abbiano un ulteriore elemento per scegliere il proprio sindaco.
In programma anche l’allestimento di banchetti informativi nel capoluogo: mercoledì 28 e sabato 31 marzo presso la scalinata tra piazza Alfieri e piazza Campo del Palio; i banchetti saranno negli stessi giorni anche sotto i Portici Anfossi.
Fanno parte del comitato promotore: WWF Asti , Legambiente Asti, Legambiente Val Triversa, LIPU Asti, Pronatura Asti e San Damiano, LAV Asti, UNA Asti (uomo, natura, animali), Associazione Adelaide Aglietta, Movimento 5 stelle Asti, ENPA Asti, LIDA Asti (Lega Italiana Difesa Animali), Agribio Asti, Associazione Terra, Boschi, Gente e Memorie, Gruppo Micologico Camisola Asti, Comitati per l’Acqua Pubblica Asti, Centro Culturale San Secondo, Altritasti, Asti Social Forum, Associazione A Sinistra, Federazione della Sinistra.